L'OSSERVATIONI DELLA LINGUA CASTIGLIANA, DI M. GIOVANNI MIRANDA
LIBRO TERZO
DELLE PARTI CHE NON SI VARIANO
DELL'AVVERBIO
|243| Per esser l'avverbio una parte che sempre s'accompagna al verbo, cominciaremo da quella, et primo dagli avverbi di luogo per esser un poco piu difficili.
Degli avverbi di luogo
Avverbi di luogo, a che tempi s'atribuiscano
Avverbi con la particella por significano moto
Questi avverbi s'attribuiscono a diversi tempi e persone, percioche aqui s'attribuisce a la prima persona, cioè nel luogo dove e
quel che parla; ay, a seconda, nel luogo dove tu sei; alli, a terza, nel luogo dove e
quello, cioè in quel luogo, et il medesimo de aqui, de ay, de alli, ma quei senza la particella denotano non moversi da quel luogo, e quei della particella denotano privatione o moto, o almanco che se gli dice che si movano
de lì; quegl'altri tre che hanno la particella por significano sempre o passar o caminar o andar, over altro verbo che lo significhi.
Et accioche sia piu chiaro quel che dico, darò essempio di questi per non confondere ogni cosa.
Quegli altri che sono simili a questi, come acà, acullà, por acà, por acullà, sono quasi simili in ogni cosa, salvo che per questi si parla piu generalmente, e per quei piu limitata, come si vedendo uno a un'altro, li volesse dimandar che faceva in queste parti, li parlarebbe cosi:
Avverbi di luogo in vece di temporale
Dove si vede che quel allà si riferisce quasi sempre alla persona con chi si parla, che sarà seconda, et alli si riferisce a terza; acullà a nessuna persona si riferisce, ma solo al luogo del qual si parla, e questo avvertirete bene che'l vederete ogni dì: alcuni di questi avverbi del luoco si pigliano etiandio per avverbi di tempo, come de aqui a delante, de ay a delante etc. dei quali diremo al suo luogo.
Avverbi che han il sesto caso
A questi avverbi, dentro, fuera, di dentro, di fuera, si da per la piu parte il sesto caso, che è l'ablativo, et alle volte si mettono senza caso niuno, come dir: dentro de mi casa, dentro de mi, fuera de si, fuera de la ciudad, et alle volte la particella en se gli da all'avverbio dentro, come
dir: dentro en casa està, dentro en la yglesia, e senza caso come allà dentro està, vete allà fuera, fuera es ydo, che in toscano dirà: È la intro, Vattene là di fuora, È andato fuora.
Allende si trova, anchora prepositione
Gli |248| avverbi aquende, allende, per esser parole antiche, son poco usate, anzi in vece di aquende, si dice de la otra parte over de aquella parte, ma ho messo quei percioche nei libri antichi trovarete scritto aquende el mar, allende el rio e tanto mi basti intorno agli avverbi di luogo.
Degli avverbi di tempo
Cada a chi si dia
E questo cada si dà ad ogni nome, ora sia |250| sostantivo o aggetivo, e vol dir quel che in toscano ogni, come dir cada uno, ogni uno, Cada libro destos es muy bueno, Ogni libro di questi è molto buono; si dice ancora cada qual communemente, che credo che voglia dir parimente, ogni uno, come si dice in proverbio Cada qual con su ygual, che vol dir Ogniuno co'l suo paro, e Cada gallo en su muladar, che si dice a uno che fa bravate in casa sua e tra i suoi, percioche muladar vol dire un luogo publico dove tutti buttano le sporchezze over spazature
delle case, e perche li vanno communemente galline e galli, è fatto questo proverbio, come dir ogni uno in casa sua, dei quali proverbi, et altre cose, vederemo in fine, quando si tratterà dei modi di parlare e le figure che usano i castigliani.
Luego avverbio in vece di adunque
L'avverbio luego, significarà ancora quel che in toscano adunque, e a l'hora è congiuntione. Or tornando a proposito degli avverbi, non vi meravigliate se li metto cosi, percioche m'ha parso seguitar nell'ordine piu presto i latini che altri, e cosi gli seguitarò in queste parti indeclinabili. Io ho messo quivi tutti gli avverbi che mi pare che denotino tempo, ancora che alcuni di questi habbiano diversi significati, e cosi gli applicaremo secondo i suoi significati alle sue regole, |251| come l'avverbio luego, che vol dir qui subito, e luego que, subito che, ma ancora vol dir adunque, et a l'hora non sarà di tempo, percioche nessun tempo significa; e cosi desde over dende sola non significa tempo, ma piu presto luogo, come desde ay, Desde aquì, allì, hay tres millas, Di quà in là ci sono tre miglia, e cosi ante e poco e mucho, che se non s'aggiungessero a quelle altre parti, l'una sarebbe prepositione e l'altre sarebbono di quantità, over di comparatione, ma perche ante s'aggiunge a ayer e mucho s'aggiunge a quel tiempo, over a quel ha, e poco parimente, tutti significano tempo. L'avverbio jamas
sempre si piglia per negatione et mai afferma, e perciò lo metteremo ancora tra i negativi.
Avverbi di numero
Gli avverbi di numero sono facili, e percio non mi fermarò a dir altro che mettergli per ordine.
E cosi gli altri numeri, dico, avverbi percioche degli altri gia havemo detto, trattando dei nomi numerali, i quali saranno levato quel nome vez in quel del meno e vezes in quel del piu; e di questi potranno far altri che correspondeno |253| ai latini, che sono: de dos en dos, de tres en tres, de quattro en quattro
, over, uno a uno, dos a dos, tres a tres, quatro a quatro, salvo che quei primi, cioe de dos en dos, etc. vol dir che vadano due a due insieme, come in ordinanza over in processione, senza contrari, ma quegl'altri dos a dos, uno a uno, tres a tres, sempre si intende per parte contraria una dell'altra, si che si intenderà, uno a uno, cioe uno per parte, dos a dos, due per parte, etc. e tantos a tantos, si dice per egual partito, come se dicesse:
Castigliani | Toscani |
Vamos tres a tres, o tantos a tantos, a reñir, que me contento dello. | Andiamo tre per parte, a far question, over, tanti a tanti, a ugual partito![]() |
E non si direbbe vamos de dos en dos, o de tres en tres, ma quando si tratasse d'andar insieme over in ordinanza, all'hora si direbbe de uno en uno, de dos en dos, de tres en tres etc.
Avverbi di quantità
Gli avverbi tanto, quanto s'aggiungono sempre al verbo, ma quegli altri due, tan et quan, à nome aggettivo overo avverbio, si come:
Ma tan e tanto, sono diversi in questo: che tan, non correspondendo gli quan over quanto, sempre significa quel che in toscano cosi, ora s'aggiunga agli avverbi, ora a nomi aggettivi, over a partecipij, ma non mai a verbi, si come:
Castigliani | Toscani |
Cantava tan dulcemente, hizo lo tan |256| sabiamente y tambien, que no podia ser mejor | Cantava cosi dolcemente, egli il fece cosi saviamente e cosi bene, che non poteva esser meglio. |
Es tan hermosa, tan linda, tan galana, tan virtuosa, tan bien acostumbrada, que tiene pocas que se le ygualen. | È cosi bella, cosi polita, cosi leggiadra, cosi virtuosa, cosi ben costumata, che ha poche sue pari. |
Es tan amado, tan favorecido, tan querido y tan desseado de todos, que no hay hombre mas dichoso que el. | È cosi amato, cosi favorito, cosi ben voluto e cosi desiderato da tutti, che non è huomo piu felice di lui. |
Comparativi, come si formano
Dove si vede che con avverbi e nomi aggettivi e partecipij quel tan significa cosi over tanto in toscano. Questi avverbi mucho, muy, mas, ci serveno sempre con gli nomi positivi a formare i comparativi, di modo che quando significaranno quantità all'hora non saranno comparativi, ma quando significaranno accrescimento di qualità, si diranno avverbi di comparativo, come si dicessemo:
triste, muy triste over mas triste; blando, mas blando over muy blando; malo, mas malo over muy malo, et alle volte |257| mucho serve a comparativo e superlativo, alle volte s'aggiungono insieme i due avverbi e fanno un superlativo, come triste, mas triste, muy mas triste o mucho mas triste; e questa è la formatione regolare dei comparativi, ma alcuni sono irregolari come mejor, peor, mayor, menor, di bueno, malo, grande, pequeño, positivi.
Superlativi quanti fini habbiano
I superlativi hanno sempre risguardo ai positivi e finiscono in uno di tre modi: in ssimo, imo, errimo, come bonissimo, santissimo, facilissimo, humilimo, dificilimo, similimo, acerrimo, tenerrimo, uberrimo.
Avverbi di qualità
Castigliani | Toscani |
bien, buenamente | bene, buonamente |
mal, malamente | male, malamente |
osadamente | audacemente |
atrevidamente | arditamente |
hermosamente | bellamente |
dulcemente | dolcemente |
donosamente | gratiosamente |
prudentemente | saviamente |
sabiamente | sapientemente |
fuertemente | fortemente |
|258| elegantemente | leggiadramente |
liberalmente | liberalmente |
ligeramente | leggiermente |
dichosamente | felicemente |
facilmente | facilmente |
difficilmente | difficilmente |
gentilmente | galantemente |
adrede | a posta |
pulidamente | politamente |
lindamente | leggiadra e vagamente |
delicadamente | delicatamente |
E cosi quasi tutti che finiscono in mente; quei però che dinotano qualche qualità o nella persona over in altre cose. A questi avverbi per denotare qualche cosa di piu, se gli dà l'avverbio muy, e questo si dà quasi sempre o per ornamento over per dar ad intendere piu di quello che vol significar l'avverbio, come muy bien, muy mal, muy atrevidamente la ha hecho, muy sabiamente, muy locamente, muy hermosamente, cioè molto ben, molto male, molto arditamente l'ha fatto, molto saviamente, molto pazzamente, molto leggiadramente.
Avverbi di negare
L'avverbio no sempre niega, ora sia solo over con altra negatione, percioche due negationi niegano et non affermano, di modo che nada e nonada è tutto una cosa, tampoco e ni tampoco, tutto uno, jamas quando niega e nunca jamas è tutto uno l'avverbio, percioche quando è avverbio di comparativo, venne sempre con il que che le corresponde come Yo tengo menos que tu, Io ho manco di te; e quando è avverbio negativo si mette comunemente
per interrogatione, come dir: Tienes dinero? No. Y vestidos? Menos. Y calças? Menos; segli aggiunge ancora quel ni, |260| ma non in interrogatione, se non in ragionamento comune
, come: Yo no tengo dineros, ni menos serà para los otros. Quel no nada, si mette e separatamente et insieme come No es nada, No tengo nada, No quiero nada, over No nada quiero, No nada tengo etc.
Avverbi d'affermare
Castigliani | Toscani |
si, tambien, si cierto | si, ancora, si certo |
si por cierto, si de verdad | per certo, in verità |
por cierto, y por verdad | per certo, veramente, |
por que no, ciertamente | per fermo, in vero di vero |
asi es, sin duda, amen | cosi è, senza dubbio |
conviene a saber, otro si | cioè, altre si |
ansi es, quien duda? | cosi è, chi dubita? |
Questo parlare por que no è molto leggiadro quivi per interrogatione, percioche |261| d'altro modo sarebbe la causale con la no negativa, si come se alcuno se gli adimandasse, Quereis venir?, Volete venire?; Vendreys mañana?, Verrete dimane?; e egli rispondesse Por que no, cioè Perche non ho da venire, che senza dir si o no l'afferma.
Di desiderare
Castigliani | Toscani |
oxalà, plega a Dios | o se volesse Dio, piacesse a Dio |
pluguiera a Dios, o si | voglia Dio, o si![]() |
pluguiese a Dios | volesse Iddio |
quiera Dios, ansi fuese | voglia Dio, fosse cio egli![]() |
Questi avverbi servono à soggiontivo tutti, ma diversamente, percioche due, oxalà et o si, s'amettono senza il que, come Oxala viniesse, O si lo viesse, e tutto in quel tempo percioche non si danno ad altro che all'imperfetto, e quest'altri al presente con la que, come Plega a Dios que llueva; e tutti s'aggiungono al tempo di che parlano detti avverbi, come se si dicesse, Pluguiera a Dios, non si dirà que llueva, ma che lloviera, e cosi gli altri, si come:
Castigliani | Toscani |
|262| Pluguiera a Dios y lloviera ayer. | Volesse Iddio che havesse piovuto hieri. |
Pluguiesse a Dios que lloviesse oy. | Volesse Iddio che piovesse hoggi. |
O si lloviesse. | O se piovesse. |
Quiera Dios que llueva. | Dio voglia che piova. |
E cosi con tutti gli altri verbi.
Di ammonire
Castigliani | Toscani |
ea, ea ya![]() | Orsu, or via, orsu, adunque orsu |
sus, ora sus![]() | spedimola |
acaba ya![]() | spediscila, fornimola |
Di dimostrare
Castigliani | Toscani |
he aqui, veys aqui | ecco qui, vedete qui |
helo, helo alli![]() | eccolo, eccolo li, eccolo qui |
cataldo ay, cataldo aqui | vedetelo costi, vedetelo qui |
D'ordinare
Castigliani | Toscani |
|264| despacio, poco a poco | a bell'agio, a poco a poco |
pasito, quedito | cheto cheto, pianamente |
apenas, casi, aespacio | a pena, difficilmente, quasi |
aplazer, calla callando | adagio, cheto, cheto |
Di dubitare
Castigliani | Toscani |
a caso, por ventura, quiçà. | forse, per aventura, a caso |
A caso quando venne con la si conditionale
Questo a caso, venne sempre con la si conditionale quando il parlamento comincia da quello, over non venne dopo qualche verbo, come Vino a caso uno; l'altre vengono e con si e senza, indiferentemente.
Di dimandare
Castigliani | Toscani |
|265| porque, porque causa![]() | perche, perche cagione |
que, a que proposito, a que no?, por ventura? | che, a che proposito, forsi |
No quando dimandi
Il nò, ancora che su' il proprio sia negare, con la interrogatione però, ha forza di dimandare la cagione della cosa, come si dicesse Yreys mañana no? Bueno sera esto, no? Alla comerà, no?, cioè Nel vero?
Di congregare over raunare
Iuntos amette quel della femina. Ambos in che sia diverso da iuntos
|266| Quel juntos ammette quel della femina juntas, e si dice si parlano huomini vamos juntos, si donne vamos juntas, e cosi entrambos, entrambas, salvo che entrambos over ambos se dice tra due solamente, e si dice ancora entrambos a dos, entrambas a dos, ma juntos si puo dire e tra due e tra più.
Di separare
Tras in vece di appresso in toscano
Detras alle |267| volte vuole il sesto caso et all'hora sarà prepositione insieme con tras, che vuole il quarto, et parimente a escondidas, che si dice, a escondidas de mi, a escondidas del, detras de mi, tras ti, tras el questo tras significa ancora quel che appreso in toscano, come Fue tras el, cioè Gli è andato appresso per pigliarlo.
Degli intentivi
Castigliani | Toscani |
de todo, en todo, en todo y por todo, del todo, bien por entero | al tutto, in tutto e per tutto, interamente. |
Dei comparativi e superlativi
Di chiamare
Castigliani | Toscani |
ò la, à la, o, como se llama, a quien digo, a señor, ce, ce | o, o la, a chi dico, a signore![]() |
Di elleggere
Et questo primero s'usa cosi: Primero me morire, que haga esso, che vuol dir Prima mi lasciarò morire che faccia questo, e cosi gli altri, e questo s'usa molto, il qual uso vedo ancora nella toscana lingua.
D'affrettarsi
Castigliani | Toscani |
|269| luego | ora |
subito | subito |
en un momento | in un momento |
apriessa | in fretta |
dàte priessa | affrettati |
no tardes | non star troppo |
corriendo | correndo |
bolando | volando |
presurosamente | frettolosamente |
a gran priessa, arrebatadamente | a gran fretta |
en un cerrar de ojos | in un chiuder d'occhi |
Di somiglianza
Castigliani | Toscani |
como, ansi como, semejantemente![]() | come, si come, somigliantemente, a guisa, a tale che, cosi, si fattamente |
DELLE PREPOSITIONI
Alle prepositioni se gli da comunemente ablativo, et a pochissime l'accusativo, et ad |270| alcune indifferentemente tutti due, e percio metterò tutte quelle a chi se gli da
il sesto caso separatamente, e così tutte l'altre; quelle che serveno
al sesto caso sono queste:
Prepositioni, a chi si dia lo ablativo
|271| Queste trovo che servono al sesto caso, percioche quell'altre che non servono a nessuno si potranno piu tosto dire avverbi che prepositioni. La particella de già si sà che serve o al secondo caso over al sesto, ma io qui l'attribuisco al sesto, imitando i latini che hanno dato le prepositioni o al quarto over al sesto; di quelle altre si dice cerca de mi, antes desto, acerca deste negocio, desta parte de dos años, en derredor del muro, e si dice ancora a la orilla
del rio o del mar, a rayz de la pared, cioè lungo il fiume, lungo il muro, et ancora si piglia senza caso niuno,
come dir: Estava todo en derredor cercado de piedra, Era tutto intorno circundato di pietra; alla prepositione en torno se gli dà il dativo ancora, come: Era en torno a la capa et Era en torno de mi; fuera de la ciudad, e senza: Es ydo fuera, assoluto; dentro de mi, de baxo de ti, encima de la casa, arriba si piglia senza, come: estava arriba, detras de mi, ma tras vole il quarto, come: Es ydo tras el, Gli è andato drieto; cerca qui è tanto come dir in poter: cerca de mi, cioè in poter mio, cerca de ti, in poter tuo, por amor de mi, per amor mio, a escondidas de el, senza che egli il sapia.
Delle prepositioni che servono al quarto caso
Prepositioni che servono all'accusativo
Por, para, in che siano diversi
Ante mi vino, contra ti, aquende el mar, di qua, allende, di là. Por s'aggiunge quasi sempre all'infinito, et è questa differenza tra por e para: che por significa causa eficiente over finale e para, utilità o danno o qualche altra cosa, come: Por mi se ha hecho quistion, cioè per causa mia, Han venido por mi, cioè a menarmi via, Vino por hazer un vestido, y aun esta por hazer, cioè È venuto a fare un vestito, et ancora non è finito. Para, all'incontro: |273| Para quien es esto? Es para mi, El daño sera para mi y el provecho para ti.
Junto s'aggiunge a dativo ancora, come junto a mi, junto a ti, appresso di me, di te; salvo, excepto, sacando a fuera, tutte sono eccettive; segun s'aggiunge ancora avverbi, come: Segun dize Aristoteles
e segun su parecer; tras mi, cioè dietro di me; contra significa ancora a rimpetto, ma all'hora si dice en frente over de frente, le quali per voler il sesto ho messo tra le prepositioni che vogliono il sesto; hazia vuol il quarto sempre: hazia mi, hazia ti, verso di me, verso di te; fra ante et antes è questa differenza: che ante è come il coram latino, et dinanzi volgare et antes come il ante latino et prima over inanzi volgare, e quando non regge caso è avverbio di elleggere (come habbiano detto) et significa quel che immo over potius latino et anzi volgare; a cuestas, s'aggiunge ai pronomi mis, tus, sus, come sostantivo over si piglia come avverbio senza caso, si come: Esta a mis cuestas, a tus cuestas, a sus cuestas, che vuol dir, alle mie spese, alle tue, alle sue, e meglio si dice a mi costa
, a tu costa, che e
il medesimo senza caso, come dir: Tengolo a cuestas, Llevame a cuestas, cioè sopra le spalle. |274|
DELLE CONGIONTIONI
Di queste per haver gia detto negli avverbi molte parti delle declinabili, che hora corrispondono nel latino a gli avverbi hora alle congiontioni, per non esser troppo lungo non metterò qui piu di tre sorti, sotto le quali metteremo quelle parti che negli avverbi non habbiamo detto, et saranno: copulative, percioche mi pare che'l lor proprio uffitio sia questo, e poi diremo delle causali, cioè quelle che servono piu tosto al soggiontivo che ad altro modo, e poi delle rationali over dichiarative, percioche di tutte l'altre, m'ha parso haver detto a bastanza. Delle copulative è una over due al piu, che sono y, che vale et, e tambien, che val ancora.
Delle causali over conditionali
Castigliani | Toscani |
|275| si, aunque, dado que | si, ancora che, benche |
puesto que, como si | dato che, come si |
pues que, porque, cierto | poiche, percioche, certo |
mas si, mas, por lo qual | ma si, ma, per il che |
por la qual cosa, con tal que | per la qual cosa, con questo che |
con condicion que, como si | come se, ma |
empero, pero, a lo menos | ma, almanco |
si quiera, de otra manera | almanco, altramente |
con tal condicion | con questo patto |
Alcune di queste si diranno avversative over eccettive, come antes, empero, mas per la sed latina e però si è propia conditionale quando non si piglia per affermare. Dado que, puesto que e puesto caso que
è tutto una cosa: Dado que fuesse esso, Puesto caso que fuesse ansi, etc. Como si
s'usa spesse volte cosi: Como si fuera el el rey, ansi mandava a los otros, Come si fusse egli il re, cosi commandava gli altri, Como si no tuviesse que hazer, Come se non havesse da fare; Porque si puo pigliare interrogativo et affermativo; con tal que, con condicion que, è
con tal condicion, è tutto uno, come dir: Yo hare esso, con tal que vos hagays lo que os he dicho, Io farò questo con questo patto che voi facciate, quel che v'ho detto, Con condicion que me espereys yo yrè, Con questo patto che voi mi speriate
, io andarò, A lo menos e si quiera, tutto è uno: Dadme si quiera un poco, Datemi almanco un puoco e Dadme a lo menos.
Delle rationali
Castigliani![]() | Toscani |
ansi que | si che |
por que | percioche |
porque a la verdad | perche in vero |
cierto | certo |
es a saber | cioè |
conviene a saber | cioè |
luego | adunque |
pues | percio |
por esso e | e percio |
por tanto | e per questo![]() |
|277| Queste due luego e pues è il medesimo che adunque, conciosia che habbiano altra significatione: che luego vol dir subito, ma già l'ho messo negli avverbi di tempo. C'e ancora un'altra congiontione, che si chiama disiunctiva
dai latini, che è o, che val come vel latino et over toscano, et un'altra negativa, che è ni, come dir: o esto o estotro, o questo over quest'altro; ni esto ni estotro, ne questo ne quest'altro; di quell'altre non accade dirne piu percioche sono chiare tutte.
DELLE INTERIETTIONI
Di piacer
Di dolore
Ax, ox, come s'usino
|278| Queste due parole ax, ox s'usano ancora; la prima quando uno si scota, che dice Ax que quema, e quell'altra si dice per dar ad intendere che non vuole quella cosa, et ancora si dice alle galline Ox, oxe per pararli via, e si dice Oxe a fuera, cioè non lo voglio fare.
D'ammiratione
E cosi come si dice Valame Dios, si dirà, Valame Nuestra Señora, Valame la madre de Dios, e questo è un parlar comune a molte cose, come lo notaremo poi quando si trattarà dei modi di parlar castigliani.
AVVERBI IRREGOLARI
Trovansi ancora alcuni avverbi particolari composti da altri et irregolari, quai sono:
Avverbi irregolari quali siano
Atrueque e en lugar quali vogliano
En lugar per in vece col'infinito
Al reves come s'usi
Quei due a trueque, en lugar vogliono il sesto caso, come dir: En lugar over a trueque del cavallo yo os dare el mio, In cambio del cavallo, io vi darò il mio; ma quando significano in vece vogliono l'infinito con la particella de si come: En lugar de yr a misa, se va a jugar, cioè in vece d'andar a messa, se ne va a giocare.
Al reves significa arrovescio
, come: Ha se vestido al reves, Si è vestito arrovescio, El sayo esta del reves, Il saglio
è arrovescio et a l'hora
le corrisponde o l'è contrario el derecho, come: Bolveldo del derecho que està al reves, Voltatelo del diritto
che è arrovescio, et all'hora è avverbio; ma quando si piglia per il contrario d'una cosa puo haver il sesto caso e non haverlo, come ad uno che si volesse contradire si direbbe: Todo quanto haveys dicho es al reves, cioè tutto quanto havete detto è al contrario, |280| e con caso: Vos soys al reves de los otros, Voi sete al contrario degli altri.
De bruças come s'usi
De bruças, over boca baxo, co'l verbo echarse è molto comune: echarse de bruças o boca baxo, cioè buttarsi co'l petto in terra.
Agatas, andar
Andar a gatas, cioè carpone, si dice con li piedi e man per terra a maniera di gati.
A osadas, cio che sia
A osadas, si dice quando s'ha per certa una cosa e per affermar che è cosi si dice questa parola, alla quale io non truovo simile nella lingua toscana, e cosi si dice A osadas sobre mi, A osadas que ay algo, che in toscano si direbbe: Certo sopra di me, Certo è alcuna cosa.
Embalde, debalde, barato, come si usino
Queste due particelle embalde, de balde sono molto diverse nella significatione, percioche embalde significa in darno, come Embalde os trabajays, cioe In darno v'affaticate; de balde però significa di gratia cioè senza pagamento et alcuna volta significa a buon prezzo,
ma all'hora s'usa un'altra particella, che è barato, che significa veramente quello.
E perche in queste parti che non si variano si truovano alcune le quali s'usano diversamente, tratterò qui d'alcune particolarità di dette parti.
ANNOTATIONI ALLE PARTI INDECLINABILI
Hai et ay, che significhino.
|281| E prima, dell'avverbio ay, il quale significa (come habbiamo detto) costi, cioè in quel luogo dove tu sei; s'usa appo i castigliani in una di tre maniere, e si scrive di due, cioè con h et senza; quando si scrive con h, cosi hai, all'hora è verbo d'haver, et ha la significatione di essere in toscano, come habbiamo detto, si come: No hay nada, Non c'è niente, Que hay?, Che c'è?
; quando si scrive senza h significa luogo overo dolersi cioè, oime, in toscano, ma si conoscerano nell'accento: che quando significa luogo l'ha nell'ultima, e quando dolersi, l'ha nella penultima; come: ay significa costi e ày significa oime. Alcuna volta l'avverbio ay si pone con la particella por senza significar moto alcuno, come Tomà por ay, Toma ay vereis, et altri e sempre con l'accento nell'ultima perche altramente sarebbe parlar di Boscaino
.
Quanto con la que, come s'usi
L'avverbio quanto, oltre alla commune significatione che ha di quantità, s'usa ancora |282| aggiungendole la particella que, et è un modo che troverete spesso nei libri, et io non sapria dichiararlo nella lingua toscana altrimente che per la conditionale se, e che tutta la parola quanto que valesse per la conditionale se in toscano se doppo il quanto que seguitarà la si conditionale, ma se non seguita è abondante quella parola quanto que si come:
Castigliani | Toscani |
Quanto que si ansi es no hay que hablar en ello. | Se cosi è non accadde parlarne |
Quanto que si a esso va passarà la burla adelante. | Se a cotesto giuoco va passarà lo scherzo innanzi |
Quanto que con essos consejos presto sabria alguna cosa. | Con cotesti ammaestramenti tosto saprei alcuna cosa. |
Quanto que con tales dias engordareis presto. | Con cotai di tosto v'ingrassarete. |
E cosi gli altri modi, che saranno infiniti; hora però i moderni parlano et scrivono ancora senza quella parola quanto que, ma io l'ho voluto mettere perche se si troverà scritto over |283| lo udirete ad alcuno lo possiate intendere.
Sobre col que, come si usi
La parola sobre co'l que s'usa parimente, la quale conciosiacosa che sia prepositione del quarto caso, quando venne con la particella que non regge caso alcuno, anzi credo che si ponga piu tosto per adornare il parlamento che per necessità che s'habbia di lei, percioche senza quella il parlamento sarebbe perfetto ancora, ma usandosi cosi egli è forza che'l dica; gli essempi saranno questi:
|284| E cosi gli altri, si che quella parola, sobre que val con tutto che in toscano.
Sobre senza il que come s'usi
La parola sobre gia detta s'usa ancora nella istessa significatione senza la particella que, ma co'l infinito del verbo con che si parla, e significa la cosa, si come:
Con in vece di sobre
|285| Usasi ancora questo istesso modo di parlare mettendo in vece di quel sobre la prepositione con, et ha la medesima significatione, ma piu usata con la particella sobre.
Si que o se que, come si usino
Un'altra particella si truova etiandio, la quale è si que over se que, e sempre viene con la negatione, e significa quel che in toscano ben sà o un'altra simil cosa, come si vedrà per l'essempio, perche altramente io non saprei come dar ad intendere la natura di questa parola; gli essempi saranno questi:
Des in compositione
Truovasi etiandio una particella che viene solamente in compositione, qual è des, e significa |286| mancamento di quel nome o verbo a che s'aggionge, e quel che dis toscano over latino; si come:
Che tutti, come si vede, significano il contrario del suo nome semplice, per cagione della particella des.
|287| Usasi appresso la particella re, che viene etiandio in compositione in questa maniera di parlare: quando si dimanda se s'ha fatto una cosa, per mostrare piu perfettione in quella si suol rispondere per la particella re, si come:
Castigliani | Toscani |
Hasla mirado? Y aun remirado. | L'hai veduto? E riveduto ancora. |
Hasla visto? Y aun revisto. | L'hai guardato? E riguardato ancora. |
Has comido bien? Y aun recomido. | Hai desinato? E piu che desinato. |
Re in compositione
Questa particella viene etiandio comunemente in compositione con alcuni verbi, come remirar, rehazer, reparar, recobrar, recatar, reposar, et in toscano si dicono co'l ri, come rivedere, rifare, riparare, ricovrare, riguardare, riposare; et altri.
En cuerpo, empiernas come s'usino e con quali verbi
Truovansi etiandio altre due particelle composte, le quali avverbi chiameremo, percioche sono indeclinabili e non vogliono caso alcuno, quai sono: en cuerpo, en piernas, cioè senza capa e senza calciette
, e s'aggiungono communemente a questi verbi: yr, venir, andar, estar, e somiglianti, come: andar, venir, |288| estar en cuerpo, cioè senza cappa, e tanto si dice Yo estoy en cuerpo come Vos estays en cuerpo e Yo estoy en piernas, come Vos estays empiernas
cioè, senza calciete
.
Ahorrado, parola strana
Dicesi ancora d'altra maniera in vece di dire en cuerpo, cioè ahorrado, ma è parola piu tosto straniera che nostra, e meglio si direbbe en cuerpo. E per haver detto di tutte le parole che non si variano al mio parere a bastanza, porro fine lasciando il resto a chi vorrà affaticarsi a leggere i libri.
MANIERE DI PARLARE CHE COMMUNEMENTE DA CASTIGLIANI VENGONO USATE
Avegna che l'impresa da me in questa parte pigliata sia dura, faticosa e piu grande che alle mie forze si converrebbe, nondimeno per essere cosi necessaria alla intelligenza di detta lingua, me ingegnerò il piu che potrò di sodisfare al lettore, et in questa parte e in quelle che seguiranno, della convenienza e differenza di questa lingua e della toscana e degli accenti. Hor tornando al proposito, dico che volendo sotto brevità |289| trattare del commune parlamento castigliano, oltre al narrare le cose e dirle come stanno, che in questo tutte le lingue s'assomigliano percioche tutte hanno i suoi concetti communi, i quali si potranno facilmente intendere da chi le leggerà, i particolari diremo essere di tre maniere: per via di comparationi et esclamationi o per via di motteggiare over per proverbi, lequali tre maniere usano quantunque volta vogliono ornare il suo parlare i Castigliani.
DELLE COMPARATIONI
Comparationi, in quanti modi s'usino
Le comparationi s'usano spesse volte in due modi: o per affermationi over per negationi; per afermattioni diversamente ancora, percioche tutto il lor fine in queste comparationi è d'innalzar quel che dicono per questa via et aggrandirlo e farlo piu di quel che è; e percio fare, cercano fatti di grand'huomini per paragonare le lor passioni o le lor allegrezze a quelle che hebbero coloro delle quali comparationi affermando; mi pare che si possa fare di tre o quattro maniere, |290| e prima per l'avverbio del comparativo mas corrispondendogli la que; e questa è in due modi: o comparando affermativamente over con interrogationi, e sono molto usati d'i quali darò essempio; il primo s'usa communemente, et è cosi:
E cosi altri infiniti.
Della seconda per interrogatione, si come:
Comparatione per interrogatione
E questo modo riprendendo s'usa molto, et ancora laudando, si come:
Castigliani | Toscani |
Que haria mas un Ciceron? | Che farebbe piu un Cicerone? |
Que haria mas un Virgilio? | Che farebbe piu un Vergilio? |
Que haria mas un Aristoteles? | Che piu un Aristotele? |
Que haria mas el mayor letrado del mundo? | Che farebbe piu il piu gran letterato del mondo? |
Comparatione per l'avverbio di luogo
|292| Altre due maniere habbiamo per l'interrogatione e l'avverbio del comparativo, la prima è per l'avverbio di donde, di luogo, dimandado senza risguardo di persona, e la seconda sarà parlando seco, dimandando e poi rispondendosi egli medesimo con la negatione; si come, del primo:
Castigliani | Toscani |
De donde mas fama? | Donde piu fama? |
De donde mas favor? | Donde piu favore? |
De donde mas prosperidad? | Donde piu prosperità? |
De donde mayor riqueza? | Donde maggior ricchezza? |
De donde mas bien? | Donde piu bene? |
De donde mas salud? | Donde piu sanità? |
De donde mas gravedad? | Donde piu gravità? |
De donde mas ser me puede venir en el mundo que deste vuestro favor? | Donde piu essere mi puo venir'al mondo che da questo vostro favore? |
Il secondo modo s'attribuisce sempre ad uno che si lamenti molto over che si rallegri troppo, de' quali due modi darò essempio insieme:
Comparatione lamentandosi
Comparatione rallegrandosi
Et all'incontro:
E cosi infiniti e leggiadri modi che s'usano in questa maniera.
Comparatione per la particella tan e come
|294| La seconda maniera di far comparationi per l'affermatione è aguagliando over paragonando una cosa ad un'altra semplicemente, e questo per due particelle, la tan o tanto, a cui si corrisponde con la particella como, over senza altra corrispondenza, con la como sola; si come:
Comparationi communi
La seconda sarà si come:
Castigliani | Toscani |
Es como una nieve. | È come la neve. |
Es como hecho de perlas. | È come fatto di perle. |
Et in questo modo si esprimono quasi tutti i proverbij per quali si parla, e ancora le cose impossibili, delle quai
cose daremo alcuni essempi; come a uno che è inutile si dice:
Modi diversi a uno che è inutile
A un che si piglia il pericolo
È a uno che si piglia egli il pericolo, si dice:
Modi a dir che è impossibile una cosa
E per dir che è impossibile a farsi si dice:
Castigliani | Toscani |
Es como dar con el puño en el cielo. | È come dar del pugno in cielo. |
Es como echar lanças en la mar. | È come buttar lancie nel mare. |
Es como dar bozes al desierto. | È come gridar in luogo deserto. |
|297| Es como coger agua en cesto. | È come coglier l'acqua nel cesto. |
Es como andar a caça sin perro. | È come andar a caccia senza cane. |
Es como querer bolar sin alas. | È come voler uolare senza ale. |
Altre due maniere si truovano di far comparatione leggiadramente, delle quali darò essempio che s''intenderàno facilmente:
Comparationi per la particella para
Un'altro è ancora, et questo mi pare che sia commune ali toscani, et è questo:
Comparationi per ironia
Hideputa, che significhi e come s'usi
Et molti altri che si potrebbono dire, ma |299| avvertite quella parola hideputa la quale è molto commune et si parla per quella in questi modi che ho messo qui, et si dice mostrando che non è simile quel che si dice a la cosa comparata, et come dando la baia, et tanto è a dire hideputa que come o che in toscano, in questi modi di parlare:
Castigliani | Toscani |
O hideputa y que hombre. | O che huomo che tu sei. |
Hideputa y quien no te conociesse. | O chi non ti conoscesse. |
Hideputa y quien se fiara del. | O chi s'havesse fidato di lui. |
Hideputa y que consejero nos es venido. | O che consigliero ci è venuto. |
Hideputa quando si pigli ammirativo e quando sia parola ingiuriosa
Et cosi dicono à tutti quei che vogliono riprendere di alcuna cosa et alhora questa parola hideputa, non vuol dir altro qui che oy ammirativo, ma quando detta parola si dice in colera e per incargare, alhora
è parola molto ingiuriosa et per la quale si puo fare et si fa spesse volte quistione, percioche puta in castigliano |300| vuol dire puttana
, et hide vol dire hijo de che per la figura che i latini chiamano sincopa si perdono quelle due lettere, et gli essempi saranno questi:
Castigliani | Toscani |
Soys un hideputa. | Sete figliuolo d'una puttana. |
Andad para hideputa. | Andate come figlio di puttana. |
Hideputa ruin. | Figlio di puttana tristo![]() |
Hide ruin. | Figliuolo d'un tristo. |
Andad, verbo serve alle parole ingiuriose
Parole ingiuriose che s'usano appo i castigliani
Et questo verbo andad, cosi con il d, serve in tutte queste ingiuriose parole, ma con la prepositione para, come: Andad para vellaco, andad para ruin, perro, moro, judio, ladron, hereje, puto, et queste sono le parole ingiuriose che communemente si dicono; et tanto mi basti intorno alle comparationi affermative; hor tratteremo di quelle che niegano, et avegna che in questi essempi sarò un poco lungo non è da meravigliarsi, pero
che la materia lo richiede.
Comparationi con la negatione
Essempi con la negatione
Comparatione da rallegrarsi.
Un'altro modo metaforico
Un'altro modo anchora hanno, il quale usano con la affermatione et meglio con la negatione et non solo in comparationi, ma etiandio in qual si voglia altra cosa. Ma per hora porremo essempio nelle comparationi.
Un'altro modo hanno ancora di far comparatione per la negatione, et è bello et molto commune, et non è tant'alto ne con tanta gravità come quest'altri, è si dice piu tosto per riprender'alcuno ch'altrimente, si come:
Comparationi per riprendere alcuno
Quando in cotai comparationi si riprenda e quando si laudi
E così va discorrendo, ma avvertirete che quando si parla per la terza persona, comer dir del, della, dellos, dellas, che sono relativi, si puo ancora attribuire a buona parte, cio è
laudando, ma per seconda persona, come de ti, de vos, sempre si vitupera, ma, come dico, per terza alle volte si lauda percioche si dice ad un liberale Del a un Alexandro no hay diferencia, et uno che è dotto Del a un Aristoteles, e d'uno che dice bene Del a un Ciceron, et cosi gli altri, e tanto mi basti haver detto delle comparationi.
DELLE ESCLAMATIONI
Perche cagione le esclamationi s'usino molto appo i castigliani
|306| La parte delle esclamationi è la piu bella e vaga che habbia la lingua castigliana percioche gli affetti che è il soggetto loro sono appresso li Spagnuoli molto pregiati et usati, percio che le parole ancora semplice sono affettuose, quanto piu essendo adornate di figure come loro l'adornano, si che essendo questa la parte piu bella che habbiamo sarà ragionevol cosa dar essempi diversi e fermarmi un poco piu di quel che in quell'altre parti; saranno adunque gli essempi primiera mente invocando Iddio senza il quale niente si puo fare, e poi andremo
discorrendo.
Esclamatione con la invocatione:
Un'altra esclamatione:
|310| E non vi meravigliate di questi essempi cosi lunghi percioche voglio che servano ancora per essempi delle Osservationi, questi e quei che daremo nell'altre cose. Or havete veduto il modo di lamentarsi per esclamationi, è questo medesimo modo hanno in mostrar la allegrezza grande che hanno, ma poche volte con invocation
, percioche come è cosa commune nelle tribu ricordarsi subbito di M. Domene Dio che n'aiuti in quelle, s'usa piu spesse volte invocarlo.
Esclamatione con invocatione, dove mostra al contrario somma allegrezza è
contentezza grande:
Un'altro modo senza invocatione di allegrezza grande è riposo:
|315| Ancora si dilettano molto di parlar metaforicamente et per circonloquio, ma questo in comedie e cose publiche come per dir che è tardo dirano:
E per dir gia è piu d'una hora di notte si dice:
Castigliani | Toscani |
Ya ha mas d'una hora que Diana comunicando su noble |316| lumbre esta tendida ynfluyendo su curso sobre todas las cosas criadas. | Gia è piu d'un'hora che Diana communicando la luce è distesa facendo il suo corso sopra tutte le cose create. |
E cosi molti altri che lascio per la brevità. Usano ancora in questo modo à parlare per cose impossibili, et mettergli al suo proposito per piu efficacemente affermar quel che dicono, si come per dir che sarà constante over che non si smenticarà, si dirà in questo modo:
E cosi molte altre cose che si contengono nel commun parlare, percioche si come ogni lingua |318| ha i lor proprij modi di parlare che son communi ad ogni cosa che si dice, cosi la lingua castigliana, e forse piu di verun'altra, ha modi di parlar communi, i quali ad ogni cosa et ad ogni ragionamento si mettono, ma perche di questi modi non si puo dar regola certa per essere infiniti e che ogni di crescono piu, segnarò alcuni verbi iquali
in tai ragionamenti usano come communi a questi modi, si che saranno pochi quei che si parlaranno fuori di questi verbi, i quali poi co'l leggere d'i libri e con la commun
prattica delli spagnuoli si potranno acquistare; i verbi saranno questi:
Ser, estar, andar, hazer, hai, hallar, caer, picarse, querer, e in toscano significano essere, stare, andare, fare, è, trovare, caddere, stimarsi, volere. Questi verbi spesse volte s'udiranno nei ragionamenti spagnuoli, e alcuni di loro in cosi diversa significatione di quel che communemente significano che mi pare esser impossibile a intendersi da chi non ha la prattica, e percio io l'ho messo quivi; il primo verbo adunque sarà ser.
DEL VERBO SER
Come s'usi il verbo ser nei ragionamenti communi
|319| Questo verbo s'usa in molte et diversissime parole, ma per non esser ripreso qui trattarò alcuni che saran quei che s'usano piu, e prima riprendendo alcuno s'usa il verbo ser si come:
Andarse a la flor del berro, che significhi. Fullero, che significhi
|320|E cosi molti altri. Questo modo di dire, Andarse a la flor del berro, si dice communemente a coloro che sono ociosi e non voglion far nulla, e si dice etiandio andarse vagamundo, vacante, perdido, embelesado, che tutto si dice in una significatione; et ancora per il verbo ser, come es un perdido, es un necio, es un vellaco, es un bovo, es un haragan, es un fullero, cioè egli è un huomo perso, è un ignorante, è un vigliaco, è un sciocho, è un pigro, è un baro, perche fullero si dice propriamente colui che fa inganni nel gioco. Dicesi anco per via di comparatione in questo modo senza mettere ne lo aggettivo ne anco la comparatione, et avvertite questo modo che è bello et molto usato da castigliani si come ad uno che è ladro, si dirà:
Castigliani | Toscani |
Es un gato. | È un gato. |
Es de tierra d'Asia. | È di terra d'Asia, perche asir significa pigliare. |
Tiene uñas. | Ha l'ungie. |
E ad uno che è accorto si dice:
Maniere à dire a uno che è accorto
Castigliani | Toscani |
|321| Es un mono | È un simioto. |
Es un zorro | È una volpe. |
Es un vividor | E'l sa ben vivere![]() |
Es perro viejo. | L'è cane vecchio. |
Dove si vede che senza far comparatione da ad intendere che sia simile l'huomo accorto al simio, alla volpe e al cane, che son tre animali d'intelletto piu degli altri; e a questi modi rispondono alcuni altri in questa significatione, come:
Bien sabe quantas son cinco. | |
Llegaos a el que se le cae la capa. | |
No le echareis dado falso. | |
No que bovo es el moço. | |
Pues tenelde el![]() | |
Metelde el dedo en la boca. |
El napolitano dice va lo gabba, e di qui nascono alcuni proverbi come:
E molti altri modi i quali nella toscana favella |322| non si possono cosi dichiarare senza un gran commento sopra e percio sarà meglio lasciargli cosi, basta assai saper al proposito che si dicono che è come ho detto quello che il Napolitano dice va lo gabba.
Ma, le comparationi senza l'aggettivo s'usano molto, come ho detto, e anco senza l'avverbio di comparativo, ma dal simile che si da
s'intende detto aggettivo, si come:
Comparatione senza lo aggettivo
|323| Dove si vede che in tutti questi modi s'intende lo aggettivo che altramente non potrebbe stare. Avvertire etiandio quell'una nieve, una pez, etc, che ancora che non si truovi una nieve ne due, è modo di parlare di castigliani metterlo in vece dell'articolo la over el del maschio, e per questa cagione se gli da il numero a quelle cose che non lo ammettono come la neve, la pegola, la cera, el oro, che altramente sarebbe improprietà grande. Quel che dice es tortas y pan pintado, s'intende che è una cosa cosi piacevole come le focaccie e il pane depinto, dicesi il pane depinto percioche sogliono in Spagna dipingere di sopra il pane alcune volte, cioe segnarlo con certe cose di legno o di ferro che si fanno a posta per quello; et conciosia che poteva mettere alcuni altri modi di questo verbo per hora porrò fine, passando a dichiare gli altri.
DEL VERBO ESTAR
|324| Di questo verbo habbiamo molte maniere e diverse di parlare, e nella piu parte di quelle val quello che essere in toscano, come si vedrà negli essempi; e prima, di questo verbo s'ha un modo di parlare che pare strano per esser diverso del commun parlare toscano, si come Estar mal con alguno vuol dire volerlo male, et estar bien vol
dir volerlo bene come si
dicessimo:
Estar mal per voler male
Estar mal per essere in disgratia
Ma avvertirete che questo si dice fra eguali, percioche fra il superiore et l'inferiore non |325| vuol dire essere inimico, ma piu tosto essere in disgratia, si come:
Castigliani | Toscani |
Quien esta mal con Dios no puede hazer cosa buena. Primero es menester estar bien con Dios, y despues vaya por donde fuere. | Chi è in disgratia d'Iddio non puo far cosa buona. Prima bisogna essere in gratia d'Iddio, e poi la cosa vada dov'ella vuole. |
Si el rey esta bien con el, bueno es, mas si esta mal con el, no vaya allà. | Se il re gli è grato, egli e buona cosa, ma se egli è in disgratia sua non vi vada. |
Donoso ha due significationi
Ci sono ancora molti altri modi, come quando non si vuol fare una cosa, si dice En esso estoy en buena fe, no hare otra cosa; dicesi ancora Donoso estoy, Bueno estoy yo, per dire Io stò fresco, ma donoso in altra significatione vuol dire gratiato e piacevole, come ad uno che havesse detto una cosa gratiata se gli direbbe O que donoso, Muy donoso està, cioe molto gratioso e faceto; e di qui venne donayre, nome, come O que donayre, cioè |326| O che facetia. Molte altre cose si dicono per questo verbo, e tutte sono in toscano per il verbo essere e percio non sarò troppo lungo negli essempi, nondimeno porrò alcuni, come:
Estar per esser come s'usi
Castigliani | Toscani |
No esta en si. | Non è in se. |
No esta en su seso. | Non è in cervello. |
No esta para hablar. | Non è qui. |
Esta fuera de si. | È fuor di se. |
No esta para ver. | Non è da vederlo. |
No esta para oyr. | Non è da sentirlo. |
No esta para hablar. | Non è da parlargli. |
Come si dice ancora in questa propria significatione:
Castigliani | Toscani |
No esta en casa. | Non è in casa. |
No esta en la plaça![]() | Non è in piazza![]() |
No esta aqui. | Non è qui. |
No esta ay![]() ![]() | Non è costi? Dove è adunque? |
Alcune altre maniere si trovano di detto verbo un poco piu strane et diverse dalla |327| commune favella toscana, et è la prima con la particella por e l'infinito del verbo che seguita, e senza la negatione vengono a negare, si come:
Por, particella, come s'usi con l'infinito
Castigliani | Toscani |
Aun eso està por hazer? | Cotesto non è ancora fatto? |
Eso està aun por acabar? | Cotesto non è ancora finito? |
Aun està por escrevir? | Ancora non è scritto? |
A esta hora està V. M. por comer? | A quest'hora non ha vostra merce desinato? |
Tan tarde esta por oyr missa? | Cosi tardi state ad udir messa? |
Et molte altre che si potrebbono dire, ma queste bastaranno per intendere che quel esta por hazer, esta por acabar etc. vuol dire non è finito, non è fatto, e questo modo per la piu parte si fa per la interrogatione, perche altrimenti vorrebbe significare il contrario, cio è haver voglia di farlo, e non di non farlo, come si puo vedere in queste maniere che seguitano:
Estar con la particella por, quando s'usi negando e quando affermando
Castigliani | Toscani |
|328| Estoy por yr allà Sono quasi per andar là | |
Estoy por hazer un hecho que sea sonado. | Son per far una cosa che sempre si dica. |
Estoy por yrme del mundo. | Son per andarmene via del mundo. |
Estoy por meterme fraile. | Son per farmi frate. |
Estoy por no verlo en mi vida. | Son per non vederlo in vita mia. |
Estoy por quebrarle la cabeça. | Vorria romperli la testa. |
Estoy por pelarme las barvas. | Vorria cavarmi la barba. |
Estoy por no entrar mas en su casa. | Non vorria mai piu intrar in casa sua. |
E parimente molti altri; dove guarderete che quando niega, al hora verrà o interrogando over co'l avverbio di tempo aun, o aora, ma quando significa voler o desiderare quella cosa, come in queste ultime, sarà di prima persona il verbo estar, e non haverà ne la negatione ne l'avverbio di tempo.
Notate ancora quello che dice nel primo modo, |329| Hazer un hecho che sea sonado, che quel sonado vuol dir detto, ancora che venga da sonar verbo, che vo'l dire far suono, e cosi si dice:
Castigliani | Toscani |
Que se suena? | Che si dice? |
Que![]() | Che si diceva di là? |
Suenase algo | Si dice niente? |
No se suena nada. | Non si dice niente. |
Sonar per sentirsi e non per sonar come in toscano
Significa etiandio come habbiamo detto sonar, haver suono, overo sentirse, come: Sonar bien el laud, significa Haver buon suono; No suena nada esse laud, cioe Non si sente niente cotesto lauto; Sonad bien, cioe Fattevi sentire, percioche in vece di dire Sonate il lauto, in castigliano si dirà Tañed esse laud; e Sonate un poco, Tañed un poco, e V. S. suoni, V. S. taña, e cosi gli altri.
Sonar per moccarsi il naso
Significa ancora Sonar moccarsi il naso, come Sonaos las narizes, cioe Moccatevi il naso; e all'ora si declinarà yo me sueno, tu te suenas, aquel se suena, cioe io mi mocco il naso, tu ti mocchi, colui si mocca il naso; nella passiva significatione e alcune volte nella attiva, perche si dice Sonalde las narizes a esse muchacho, cioe Nettategli il naso a quel fanciullo.
|330| Molti altri modi potria io adurre di detto verbo, ma pigliandosi per la piu parte per essere, lo lasciarò a chi vorrà leggere i libri.
DEL VERBO ANDAR
Corto verbo e corto nome.
Yr e andar, in che siano diversi
Questo verbo nella propria significatione è l'istesso che andar toscano ma in altre è molto diverso, come: Andame royendo los çancajos vuol dire Dice mal di me, over Burla di me, che si dice etiandio per il verbo cortar, come Cortanme una capa; Cortadole han un sayo justo, cioe Han beffato, mormorato di lui, e cosi si dice: Cortar las haldas, cioe mormorare, con tutto che cortar propriamente significhi tagliar, e si varia: yo corto, tu cortas, etc., ma avvertite quella prima persona che ha due significationi, perche corto verbo significa taglio, et corto nome significa curto; benche molte volte si piglia per un da poco e vergognoso, e cosi si dirà Muy corto es, cioè Eglie un da poco; ma tornando al proposito, questo verbo andar ha la istessa significatione che yr, che vol dir gire; la differenza però ch'io truovo è che quando significaremo voler andar lontani |331| all'hora s'usarà il verbo yr, ma quando non sarà tanto moto, s'usarà il verbo andar, come dir: En que andas?, Andaos ay, Andaos a dezir donaires, et altri cosi fatti, dove si vede che questi modi significano poco o niente di moto, ma se si dicesse Yo voy a caça, Tu te vas a Padua
y yo me yre a Roma, cioe Io vado a cacciare, Tu tene vai a Padova et io me ne vado a Roma, questi hanno piu moto degli altri.
Di questo verbo però avvertirete che nella terza persona dell'indicativo, che fa va, ha tre significationi, cioe No va ello nada, Que va en ello?, Non importa niente, Che importa?, dove in questo modo significa importare, nella seconda significa esser diverso over differenzare
, come: Que va de mi al Rey?, Lo que va de mi al Rey esso va de vos a sabio, cioe
Che differenza è di me al Re, quella è di voi ad un prudente; la terza è commune e significa gire; come Donde vays?, Vays a casa? cioe Dove andate?, Andate a casa? Dicesi ancora per questo istesso verbo quando si vuol dire Come vi trovate: Como os va
en essa tierra? cioe Come vi trovate in cotesta terra?, Como os fue en el camino de Milan
?, Come vi trovasti nel viaggio di Milano?, e cosi molti altri, benche questi modi si sogliono |332| dire ancora per il verbo hallar, come dir Como os hallais en essa tierra?, Hallastesos bien?, che all'hora
significa propriamente quel che trovar in toscano.
Llegarse in vece d'andar
Dicesi ancora, in vece d'andar, llegarse come Llegarse a casa, Llegarse a la aldea, cioè Andar fin alla casa, Andar fin alla villa.
DEL VERBO HAZER
Hazer per fingere
Questo verbo s'usa alle volte per fingere alcuna cosa, come dir:
Benche questi modi ancora sono communi in tutte due le lingue, percioche si dice Si fa a posta sciocco, Si fa pazzo etc.
Questo verbo in terza persona del numero del meno posto assolutamente significa quel che |333| è in toscano, over fa, in questi modi di parlare:
Castigliani | Toscani |
Haze frio, haze calor. | È fredo over fa fredo; fa caldo o è caldo. |
Haze viento, haze lodo. | Tiravento, fa fango. |
Haze claro, haze nublado. | È tempo chiaro, e nuvolo. |
Haze sol, haze bueno. | È sole, è buon tempo. |
Haze luna, haze sereno. | Luce la luna, tira vento della sera. |
Sereno che significhi
Et avvertite quel haze sereno, che non vuol dire che è tempo sereno, ma che tira vento della sera percioche sereno significa quel vento che tira la sera che è nocivo alla testa, e cosi si dice Haze sereno, Hazeme mal el sereno, Guardaos del sereno que es malo para la cabeça, et in Toscano Tira vento di sera, Mi fa male il vento della sera, Guardatevi del vento della sera che è nocivo alla testa.
HAI, D'HAVER VERBO
Hai in vece di è toscano
|334| Questo modo del verbo haver s'usa communemente fra castigliani in vece di è toscani, si che a dire Que hai? s'intenderebbe Che cosa e? in Toscano, si come:
Castigliani | Toscani |
Que hai que comer? | Che c'e da desinare? |
Que hai de nuevo? | Che c'e di nuovo? |
No hai nada que dezir. | Non è niente da dire. |
No hai nada que escrevir. | Non c'e da scrivere. |
No hai que hazer. | Non è da fare. |
Que, si mette da castigliani in vece della particella da
Dove noterete quel que, che quasi sempre si pone in cotai ragionamenti in vece della particella da del sesto caso d'i toscani, come si vede in questi essempi e molti altri, e massime co'l verbo tener, che significa propriamente quel che haver in toscano; come si puo vedere in questi modi di parlare:
Que in vece di da particella co'l infinito.
Che in vece di quel que, si vede che sempre si ha messo quel da in Toscano.
Hai si da a tutti i generi e numeri.
Questa parola s'usa tanto nel numero del piu come in quel del meno, percioche tanto si dice Quien hay que no crea esto?, cioè Chi è che non creda questo? come Quantos hai que lo dizen?, Quanti sono che 'l dicano?
DEL VERBO HALLAR
Questo verbo appo i castigliani, oltre alla sua propria significatione che è trovare si piglia ancora in altra che è quando se gli dice alcuna cosa ad alcuno, cioè che è bevitore, mangiatore, che è giocatore et altre cose cosi fatte, egli risponderebbe: Hallado lo haveis el comedor, Hallado lo haveis el bevedor, Hallado lo haveis el jugador, et in toscano, L'havete certo |336| trovato il mangiatore, Voi l'havete trovato il bevitore, Trovato l'havete il giuocatore, e cosi gli altri.
DEL VERBO CAER
Il verbo caer ancora, oltre alla sua propria significatione che è caddere, s'usa etiandio in un'altra, quasi che voglia dire ricordarsi overo accorgersi d'una cosa, e darò essempi accioche possa intendersi facilmente:
E per intendere s'usa ancora in questo modo:
Castigliani | Toscani |
Entiende V. M. esto que he dicho? Aun no caigo en ello. | Intende Vostra Merce questo che ho detto? Non l'intendo![]() |
No he aun caido en ello. | Non l'ho ancora inteso. |
Et altri somiglianti, et avvertirete questa maniera, percioche spesse volte da castigliani s'usa in tal significatione.
DEL VERBO PICARSE
Havvi ancora un altro verbo il quale s'usa in altra significatione diversa da quella che il verbo dinota, et è quella che propriamente si dice far professione over pregiarsi quella cosa, si come:
Castigliani | Toscani |
|338| Picase de valiente. | Fa profession di valente. |
Picase de galano. | Fa professione di polito. |
Picase de musico. | Fa professione di musico. |
Picase de letrado. | Fa professione di letterato. |
Picase de cortesano. | Fa professione di cortegiano. |
Et alle volte si dice per il verbo preciarse, come Preciase de valiente, de musico etc. et il medesimo si dice Tiene puntas, come Tiene puntas de letrado, cioè Pregiasi di letterato, e questo è piu proprio pregiarsi che altrimenti.
Usano etiandio i castigliani alcuni nomi nel commun parlare, quai sono il nome negro et il nome amigo; il nome negro s'usa come negando alcuna cosa, si come se alcuno si dicesse che ha robba over che ha havuto piacer, se egli vuol negarlo direbbe: Que negras riquezas tengo, Que negro plazer fue el, e cosi gli altri
; il nome amigo s'usa in molti ragionamente et è
commune, come: Es amigo de bever, |339| Es amigo de mugeres, Es amigo de jugar, È amico del bevere, È amico di donne, È amico di giuocare, e cosi molti altri; e con questo faremo fine, lasciando il resto all'uso et alla esperientia.
Haveva ancora in animo di dire alcuna cosa d'i proverbi che appresso agli spagnuoli s'usano, ma vedendo essere cosa tanto diffusa e che all'ultimo era dubbio se s'intenderebbeno, mi è paruto lasciargli per non essere prolisso, e forse in essempi diversi metterò alcuni che verranno a proposito. Hora tratteremo del modo di motteggiare per essere cosi rara parte appresso a detti spagnuoli. Benche ne anco di questi si potrà dire ogni cosa, poiche ogni di vengono al mondo di rari ingegni, nondimeno io dirò dei modi piu communi e come s'usino et in quali maniere.
DEI MODI DEL MOTTEGGIARE
Che sia l'intento principale del motteggiare spagnuolo
Moltopiace agli spagnuoli il motteggiare et hanno certo acutezza grande nel dire, ma non in tutti, percioche fra tutte le guise di motteggiare, cioè facete gravi, acute, argute et mordaci, dei quali ha trattano molto dottamente il |340| Baldassar Castiglione nel suo Cortegiano et dopo lui dottissimamente M. Girolamo Garimberto nei suoi Concetti
degni di perpetua lode, gli spagnuoli usano piu communemente i mordaci et faceti, percioche li sententiosi sogliono esprimere per proverbi e ragionamenti lunghi piu tosto che con brevità, la qual brevità è propria del moto, a cui si conviene in poche parole comprendere molte cose, si che la principal intentione del motteggiare spagnuolo è il mordere overo il dir male, e poi accessoriamente è il mostrarsi gratioso e faceto con quel modo di dire; non dirò ancora che lasciano di essere arguti, percioche non si puo dir male sotto coperta e che non s'intenda che non habbia in se alcuna acutezza et studio nel dirlo piu di quello che non hanno gli altri modi ne' quali communemente si parla, egli è ben vero che si truoveranno di molti che hanno voluto dire alcun motto per faceto, il quale è riusciuto loro in contrario, come si vede ogni giorno che uno dirà una cosa per muovere a riso che a lui parerà ridicolosissima, nondimeno i circostanti niente si moveranno
e resta il detto (come si suol dire) freddo, ma queste tali maniere di motteggiare ancora che si dicano a tal proposito non perciò s'han da mettere nel numero delle facete e ridicolose
.
Nomi per li quali si motteggiano li spagnuoli
|341| Havendo adunque a trattare delle mordaci, prima avvertirete che non dico mordaci che tocchino solamente nell'honore, ma che toccano appresso nei costumi, nel vivere, nel vestire, nel prociedere, nel sapere et in altre cose di questo modo. E dovete sapere che i nomi per li quali sono li spagnuoli motteggiati sono questi: loco, che vuol dir pazzo, judio, che vuol dire giudeo, e questo tocca all'honore, e moro, necio, che significa ignorante, et il medesimo asno, e di qui venne necedad, che significa ignorantia; si che pochi sono i motti mordaci che non si fondino sopra un di questi nomi;
Motto mordace giuocando del vocabolo
E tutta volta che possono usare parola ambigua e giuocar del vocabolo e rivoltarlo al lor proposito lo fanno volentieri e con gran diligenza, e s'ha per lo meglio di tutti gli altri, come i dì passati accadè al Signor Giovanni di Spinosa
qui in Vinetia
, dove egli era secretario della ziffera
per Carlo Quinto Imperatore
, viddero una donna ad un'altra finestra molto bella e piu honesta nell'apparenza che nel suo vivere, per che disse l'ambasciatore al detto Signor Giovanni de Spinosa
, No puedo creer que aquella muger sea cortesana, cioè Non posso credere che quella donna sia cortegiana; cortes
disse egli
|342| bien lo puede creer V. S. pero sana, yo no lo osaria afirmar; cioe, Cortese V. S. lo puo credere, ma sana io non l'oserei affermare, ecco che dividendo il vocabolo di cortesana, dette ad intendere che era puttana e che haveva qualche male come il piu delle volte egli avviene
; et il simile si puol vedere nel secondo libro del Cortegiano, dove dice d'una signora che era vestita di damasco, et disse: questa è la dama e quisto è l'asco
.
Motte mordace
Somigliante, è quella che accadè agli altri di ad una dama della corte, la quale haveva un poco di mostra di martori per dar ad intendere che tutta la veste era fodrata di quelle, et un gentil'huomo che intese il fallo, venendoli appresso, prese in man detti martori, che in Spagna si chiaman martas, e disse: Marta Marta, que solita eres, cioè Marta come sei sola, percioche solita e diminutivo di sola; ecco che imitando quel passo che dice Marta, Marta, solicita es
, morde di povera quella signora.
Mordace notando di marrano.
Non fu men bello quello di due dottori, li quali concorrendo per ottenere una catedra publica overo una lettura vacante detta in ispagnuolo vaca, che si suol dare per voti degli scolari, et essendo l'uno ammonito da certo suo amico che l'altro che pretendeva la catedra vaca era un poco marrano, disse: Si como es |343| vaca fuera puerco nunca el la pretendiera, cioe Se come è vacca fusse stato porcello, non la pretenderebbe, mordendolo di marrano percioche loro non mangiano carne di porcello, e mettendo dubbioso il vocabolo, che vacca vuol
dire la catedra vacca e vuol dir anche la vacca animale.
Poiche trattiamo di giuocar del vocabolo dirò ancora una risposta di un gentil huomo poeta, che era tenuto per pazzo, il quale essendo in casa sua ad un poggiuolo che in Spagna si chiama terrado per esser fatto di terra, passava quella signora a cui egli faceva l'amore, con suo marito, e per sentir qualche cosa disse il marito: Ditegli di gratia alcuna cosa al vostro inamorato, all'hora ella disse Ay està V. M. señor, cioe Sete costi signore, che è modo di parlar di Spagna, rispose egli: Pues donde han destar los muertos sino enterrados, ecco come enterrados significa sepolti et ancora esser nel poggiuolo, percioche enterrados vuol dir ancora nei poggiuoli.
Non fu manco bella quella risposta dello istessa a un suo fratello, che dicendogli che era matto e che ogni giorno si faceva piu, rispose egli: Heos yo sufrido veynte y cinco años de necio y no me sufrireys vos uno de loco, cioè V'ho sopportato io vinticinque anni sciocco, |344| e voi non mi potete sopportare uno anno pazzo
.
Mordela di puttana
Fu ancora bella et accortamente detta quella risposta del Signor Giovanni de Spinosa gia mentovato, che essendo in una chiesa insieme con un altro gentil'huomo, eravi ancora una gentil donna della quale si diceva essere inamorato un gentil'huomo di casa Scorpione, e questa signora gridava et era in gran colera con un'altra, disse all'hora quel gentil'huomo ad detto Giovanni de Spinosa: O como esta venenosa la señora, rispose egli: Deve la haver picado el scorpion; cioe Forsi che l'ha beccata lo scorpione.
Mordelo di codardo e vile
Fu ancora bello quel rivoltar di parole che fece il medesimo in un un'altra risposta che diede al marchese havendo ricevuta una lettera da un capitano che non era cosi bravo in fatti come in parole, nella qual lettera si vantava di sovverechio, dopo haverla letta la diede in man al secretario e disse: Muerto por ser
valiente, rispose egli subito: Y bivo por no serlo, mordendolo di codardo e vile, perche se fosse stato valente et animoso, si sarebbe arrischiato piu e forse non sarebbe vivo.
Dove avvertirete etiendio quel modo di parlare Muerto por parecer valiente, che vuol dire bramoso di parer valente; e cosi si dice |345| muerto por ver, muerto por oyr, muerto por comer; cioe desideroso over bramoso di vedere, d'udire di mangiare etc.
Mordace ributtando le parole
Procurano, come ho detto, quando odono o sono loro dette alcune parole, di ributtarle et attribuirle a colui che le dice, come fu quella risposta di quel gentil huomo che essendo amico d'un altro molto ignorante et essendogli detto da costui tutti dicono che sete sciocco, risposegli: Es por ventura porque me ven con vos, cioè Forsi il dicono per vedermi sempre in vostra compagnia.
Somigliante è quella e con piu arteficio detta da un gentil'huomo che parlando con un'altro che non havea troppo del prudente, et havendogli parlato gran pezza, disse: Haveysme
dicho mil necedades, cioè Havetemi detto mille sciocchezze, rispose egli: Pues para que V. M. mentienda
es menester hablarle en su lengua, cioe
Accioche vostra merce m'intendesse bisognava parlargli nel suo linguaggio, ecco che tacitamente gli dette una mentira e poi lo trattò di sciocco, percioche s'usa in castigliano quando si vuol dir burlando a
uno che mente dirgli V. M. me entiende
.
Morder due uno di hebreo e l'altro di moro
Quel motto fu ancora bello a uno che fugiva d'un toro e per salvarsi pigliò un basto d'un asinello che era li e messoselo dosso disse |346| colui subito: Dexaldo que ha querido morir en su habito, cioè Lasciatelo, che ha voluto morir nel suo habito, mordendolo di asino; fu ancora bello quello che disse uno, essendo due huomini uno di progenie di hebrei e l'altro di moro, e come venne costui, loro per farli honore vollero metterlo in mezzo, a l'hora egli disse: No señores, vayan los dias por su orden, cioè Non signori, vadano i di ordinatamente, et andò a mettersi sopra lo hebreo, dando ad intendere che i mori guardano il venerdi e li hebrei il sabbato e christiani la domenica.
Motto arguto e bello
Non fu men bella quella risposta d'uno che giuocava alla palla, il quale essendo stracco et dimandado da bevere, li fu dato un vaso di terra al quale mancava un poco della parte dove s'havea da bevere che in Spagna si chiama desbocado, il qual vocabolo communemente si dice ancora ai cavali che sono duri di bocca che non vogliono fermarsi, e pigliando egli il vaso essendo ancora aspettato da altri suoi compagni per bevere egli il bevè quasi tutto, e riprendendole
gli altri, rispose: Hizelo por ver si parava ques desbocado, cioe Io l'ho fatto per veder se si fermava, essendo duro di bocca, percioche, come habbiamo detto desbocado, si puo attribuire al vaso et attribuisce atiandio ad un
cavallo che è duro di bocca.
Motto arguto
|347| Ancora questo è molto arguto d'un gentil huomo che havendo toccato la man ad una signora per terza persona, la quale era brutta, et non havendola mai veduto quando venne a sposarla in publico, levò gli occhi per guardarla, e come vidde che era cosi brutta, e dicendosi in Spagna per proverbio che la prima cosa che dice lo sposo over novizo è una sciocchezza è ignorantia, volendosi servir di questo disse subito che la vide, Señora pues yo la hize dezilda vos, cioè Signora, poi ch'io la ho fatta la sciocchezza et ignoranza di pigliarvi, ditela voi.
Arguto
Un'altro gentil huomo volendo comprar un cavallo il quale moveva troppo la coda, che in castigliano si dice rabear, e dicendoli il suo cavalierizo che non lo comprasse, che era gran mancamento, rispose egli: Bueno esta esso, juro a Dios si esso no tuviera mi muger no la tuviera una hora en casa, cioè Questo è bello per Dio, se mia moglier
non havesse questo, non mi starebbe un'hora in casa, ecco che ancora che la comparatione e disparata
nondimeno riesce.
Or gia havete veduto alcuni motti mordaci et arguti che sono quegli che piu usano i castigliani, ma non ho voluto essere troppo lungo, percioche qui io non voglio hora |348| insegnare il motteggiare, ma mostrar solamente con alcuni essempi il modo del motteggiare. Chi vorrà piu in questa materia vada al Cortegiano nel suo libro secondo che egli insegna perfettamente questi modi; e tanto mi basti intorno al terzo libro.
IL FINE DEL TERZO LIBRO