LIBRO SECONDO
DEL VERBO E DEL PARTICIPIO
DEL VERBO
Verbo, che cosa sia.
Verbi in quasi modi
|116|Havendo sin qui ragionato de gli articoli, nomi et pronomi, hora ragioneremo del verbo, per esser la parte piu nobile de parlamento, percioche senza quella non si puo far perfetto; diremo adunque il verbo, non esser altro che una parte del parlamento che significa qualche operatione che fa l'huomo, over che gli vien fatta, si che significa o far o esser fatta qualche cosa; la onde diremo che son due sorti di verbi, uno si chiamerà |117| attivo et l'altro passivo; i tempi son cinque, come quei de i latini: presente, preterito imperfetto, preterito perfetto, piu che perfetto, e futuro; i numeri, due; persone, tre: prima, seconda e terza; i modi, cinque: dimostrativo, imperativo, ottativo, overo desiderativo et congiuntivo over soggiuntivo, e si chiama cosi percioche per se stesso niente può finire senza aiuto del dimostrativo, come si vederà negli essempi che daremo di tutti i tempi.
DELLE CONIUGATIONI OVERO MANIERE DE I VERBI
Capitolo I
Verbi in tre maniere; si ha risguardo all'infiniti
ma havendolo alle seconde persone son in due
Tre maniere havemo di verbi, quantunque i Latini habbiano
quattro, i quali si conoscono over distinguino da gli infiniti, ma se haveremo risguardo alle seconde persone, come alcuni vogliono, non havemo piu di due, come si vederà; la prima è in ar, la seconda in er, la terza in ir; dico havendo risguardo a gli infiniti, ma havendolo alle seconde persone, havemo due: una in as et l'altra in es, ma per esser piu facile da intendere l'haveremo all'infiniti e faremo tre e diremo ancora alcuni verbi di |118| ciascuna, accioche meglio si possa intendere
.
ESSEMPI DELLE TRE CONIUGATIONI
Capitolo II
Ma perche li Spagnoli non possono così facilmente esprimere l'attione over passione con una parola, hanno tolto due verbi per aiutarsi: l'uno che serve all'attiva, che è haver, et il medesimo è in italiano, et la passiva, ser, che in italiano è esser, benche del verbo haver non si servono, se non è ne i preteriti, et per |123| se solo, il verbo haver ha altra significatione come si vederà; si che havendo di bisogno questi due verbi per la coniugatione
d'altri, sarà necessario congiugargli prima al manco il verbo haver, che è della seconda.
VARIATIONE DEL VERBO HAVER
Capitolo III
Ma perche il medesimo ser non si puo congiugare ancora senza il verbo haver mi ha parso prima variare il verbo haver, il quale si varia in questo modo:
Castigliani | Toscani |
del meno | |
yo he | ho |
tu has | hai |
aquel![]() | quello ha |
del piu | |
havemos | habbiamo |
haveys | havete |
han | hanno |
Et avvertite che queste tre persone yo, tu, |124| aquel, del meno, et nosotros, vosotros, aquellos, del piu sempre s'intendono senza che stiamo a riferirlo ogni volta.
L'imperativo piglia del verbo tener, che è il suo equivalente. Seguita il desiderativo.
Il futuro è come quel del indicativo.
Il futuro, come quel dell'indicativo.
L'infinito | |
haver | havere |
haver havido | havere havuto |130| |
ser para haver | esser per havere o per dover havere |
Avertimento del verbo haver. Haver per essere e come si varia
Ma avvertirete di questo verbo haver che in questa variatione si piglia molte volte per il verbo tener, et accioche sappiate discernere, avvertirete che quando il detto verbo viene in compagnia d'un altro come, yo he amado, havia amado, havre amado; et altri simili, allhora val come in toscano, ho amato, haveva amato, haverò amato, et altri; ma se viene solo, senza appoggiarsi ad altro verbo, allhora nelle prime et seconde persone di tutti i modi, valerà tanto come il verbo tener, che in toscano vol
dire haver quando viene solo; ma nelle terze persone vol
dire esserci qualche cosa, et in luogo di quel esser si dice haver, ma senza intelligenza di persona alcuna, come è ancora in toscano, et nell'indicativo fa hai del presente, nell'imperfetto, havia, nel perfetto, huvo; nel futuro havrà, il comandativo non l'ha, nel primo del desiderativo, o si huviesse
, nel secondo, o si huviera, nell'ultimo, o si havrà, et cosi nel soggiuntivo; l'infinito, haver, come il passato; si che si può dir verbo impersonale; ma perche potrebbe esser difficile ad intendere senza essempi, essendo cosa tanto importante alla nostra lingua, |131| darò alcuni essempi accioche meglio si possa intendere.
Essempio del verbo haver per essere
Et il medesimo sarà parlando nel numero del piu, dicendo:
Castigliani | Toscani |
Aqui hay quatro palmos y alli no hay nada, y aqui huvo el otro dia tres hombres muy doctos. | Qui sono quattro palmi e ivi non è niente, et quivi vi furono l'altro di tre huomini molto dotti. |
Que hay de nuevo? | Che ci è di nuovo? |
Haver possesivo significa tener in castigliano
Et altri simili a questi; ma avvertirete ancora che quel che in toscano vuol dir propriamente haver in spagnuolo si dice per il verbo tener, che è per via di possessione, come si |132| dicessimo in toscano Io non ho niente, in spagnuolo si direbbe Yo no tengo nada, o cosi: haveva, tenia, hebbe, tuvo, et altri simili come nella variatione del verbo tener si vederà, et questo s'intende, come ho detto, quando detto verbo haver viene solo, perche quando viene per aiuto d'altro verbo, sempre significa una cosa.
VARIATIONE DEL VERBO SER PER ESSERE
Tempo presente del dimostrativo | |
[del meno] | |
yo soy | io sono |
tu eres | tu sei |
aquel es | quell'è |
del piu | |
nos somos | siamo, sete |
vos soys | siete |
aquellos son | sono |
Et sempre s'intenderanno quelle persone, senza dirli piu, ma in suo luogo metteremo prima, seconda e terza . |133|
Questa parola oxalà è piu presto moresca che altramente, nientedimeno in Spagna s'usa communemente, et vuol di quel che in toscano Dio'l volesse o magari; et sempre s'aggiugne al desiderativo, il presente et imperfetto del soggiuntivo, è come quel del desiderativo. |138|
I altri tempi tutti sono simili al desiderativo.
Avertimento col verbo ser
Et qui avvertirete che il verbo ser non significa sempre quel che in lingua italiana, percioche se non è che significa la essentia della cosa, come dir è buono, è cattivo, che significa qualità di qualche cosa, allhora si dirà ben in castigliano:
Es bueno ; Es malo; Es tuerto; Era coxo; Fue sordo.
Estar, verbo, quando si usi è che significhi
Et altri simili, i quali come si vede et nell'una e in l'altra lingua da ad intendere la qualità d'alcuna cosa, cioè che in quella cosa sia alcuna qualità; ma se si vorrà intendere essere in qualche luogo, allhora non s'userà in alcun modo in castigliano dal verbo ser, se non dal verbo estar
, il quale fa nel presente del dimostrativo:
VARIATIONE DEL VERBO ESTAR
Et cosi gli altri col verbo haver, come:
he estado, has estado, ha estado | havemos, estado, haveys estado, han estado |
et huviera stado, huvieras estado | huvieramos estado, huvierades estado, huvieran estado |
Essempio del verbo estar, per esser in alcun luoco
Et accioche meglio s'intenda quel che ho detto, darò alcuni essempi dove si vederà che quando si dirà essere in qualche luogo, bisogna sempre farlo per il verbo estar et non ser.
Gli essempi saranno questi:
Che cosa sia il verbo passivo
Già habbiamo veduto (credo) ben distintamente la natura di questi due verbi haver et essere, de i quali l'uno ci serve nell'attiva di tutti i verbi et l'altro che è ser nella passiva, imo, che la passiva nostra non è altro che il verbo ser col participio di quel verbo che vogliamo dar ad intendere, et perciò non sarà |143| necessario variar la passiva insieme con l'attiva, poi che habbiamo già veduto il verbo ser, variato, et il participio è cosa facile da intendere, del quale diremo al suo luogo; per hora variaremo l'attiva di tutte tre le coniugationi accioche s'intendano facilmente, et per questo torremo i tre verbi communi, che saranno amar, della prima, leer della seconda, oyr
, della terza.
PRIMA CONIUGATIONE CASTIGLIANA, TOSCANA
Capitolo IIII
Del modo del comandare
Il presente
Capitolo V
del meno | |
2. ama tu | ama tu |
3. ame aquel | ami quello |
del piu | |
amemos nosotros | amiamo noi |
amad vosotros | amate voi |
amen aquellos | amino quegli |
Il tempo da venire di questo modo non lo metteremo qui per esser sempre simile a quel |147| di venire del dimostrativo.
Nella seconda persona del piu co gli articoli lo los, la las quel d si pone dapoi del l, come dir amaldo, amaldos, meglio che amadlo, amadlos.
Et il medesimo dico di tutte tre le coniugationi.
Tempo presente et imperfetto del desiderativo
Cap[itolo] VI
Tempo passato, finito et piu che finito
Capitolo VII
Tempo da venire
del meno | |
oxala yo ame | Dio voglia chio![]() |
tu ames | tu ami |
aquel ame | quello ame et ami |
del piu | |
nosotros amemos | noi amiamo |
vosotros ameis | voi amiate |
aquellos amen | quegli amino |
Soggiontivo
Perche il presente del soggiuntivo et l'imperfetto e'l piu che finito sono il medesimo con quei del desiderativo in tutte le tre coniugationi, qui in questo tempo non sarà necessario mettergli, se non il passato, finito, et quel da venire. |150|
La voce amare, amares, amare è molto usata nella nostra lingua, et si potrà formar dal passato perfetto on in e, come amaron, amare, leyeron, leyere; i essempi di questi tempi si trovarà, nel futuro de i verbi irregolari.
[INFINITO] | |
Tempo Presente | |
amar | amare |
Tempo da venire | |
haver de amar | havere ad amare |152| |
ser por amar | essere ad amare |
estar por amar | essere per amare |
Della passiva, come habbiamo detto, per esser particolarmente col participio daremo essempio all'ultimo. Seguita la seconda congiugatione, che finisce in er l'infinito.
[SECONDA CONIUGATIONE]
Di questa 2 congiugatione per hora non diremo altro, perche quei che saranno irregolari, cioè che non seguiteranno queste congiugationi, le metteremo all'ultimo. Hor seguita la terza congiugatione, la quale finisce l'infinito in ir, come venir, dezir, oyr, morir, parir; de |161|i quali non si puo dar regola certa nel presente del dimostrativo perche alcuni finiscono in go, come oygo, digo, vengo; et altri non finiscono, come muèro, paro, et altri simili, hora torremo per essere piu commune il verbo oyr
.
[TERZA CONIUGATIONE]
L'imperativo con la negatione non si pone, ma in vece di quello s'usa dal soggiontivo
Quando v'è la negatione in vece di questo, si mette il presente del soggiuntivo, come no oygas, no oyga, no oygamos, no oygais, no oygan; et cosi nell'altre congiugationi.
[MODO DESIDERATIVO] | |
Tempo presente et passato imperfetto del desiderativo | |
del meno | |
o si yo oyèsse, oyera | udissi, udirei |
oyesses, oyeras | udissi, udireste |
oyesse, oyera | udisse, udirebbe |165| |
del piu | |
oyessemos, oyeramos | udissimo, udiremmo |
oyessedes, oyerades | udiste, udireste |
oyessen, oyeran | udissero, udirebbono |
Tempo passato finito et piu che finito | |
del meno | |
oxalà yo huviesse y huviera oydo | volesse Iddio che io havessi, havrei udito |
huviesses y huvieras oydo | havessi, havresti udito |
huviesse y huviera oydo | havesse, havrebbe udito |
del piu | |
huviessemos y huvieramos oydo | havessimo, havressimo udito |166| |
huviessedes y huvierades oydo | haveste, havreste udito |
huviessen y huvieran oydo | havessero, havrebbono udito |
Questa prima non s'usa troppo
Et questo è in quanto alle tre congiugationi o variatione della voce attiva; et ancor che nella passiva, come ho detto, non sia altro da dire che il verbo sostantivo insieme col participio del verbo che si vuol variare; nondimeno io voglio variare il primo modo, cioè il dimostrativo percioche variato quello, con facilità |170| si potran variare gli altri.
[VOCE PASSIVA]
Della voce stato, sido et come s'usino
Et cosi quel del comandare sey amado, sij amato, et del desiderativo fuesse, fuera amado, fossi, sarei amato, et del passato del medesimo, huviesse, huviera sido amado, che in toscano fa fossi, sarei stato amato etc., dove avvertirete che in vece della voce stato, in castigliano si mette sido, ma vi è questa differenza: che la voce stato concorda sempre come aggettivo, tal che si sarà della femina, dirà stata, ma la voce sido, sempre è invariabile et immutabile. Hora sia del maschio over della femina il soggetto, il participio però sempre si mutta secondo il soggetto, si che si
sarà della femina dirà amada nel meno et amadas nel piu.
Haver in vece di essere
Verbi che vogliono me, te, se
Avvertirete ancora, che nel passato finito et piu che finito di tutti i modi in questa voce passiva, in vece di esser si mette haver in castigliano, come s'ha veduto nella variatione del passato finito et piu che finito, che dice fui, son stato amato, et noi he, huve sido amado; |174| et era stato amato, havia sido amado; et cosi gli altri passati finiti et piu che finiti del desiderativo et soggiuntivo, che ogn'uno da se si potrà vedere, come si vederà nell'impersonale, il quale si formerà, pigliando le terze persone del verbo attivo et aggiungendogli la particella se, come in toscano, si innanzi del verbo se non comincierà il parlamento da quello, ma se il parlamento comincerà dal verbo, allhora la particella se si metterà doppo il detto verbo, come si vederà per essempio doppo la variatione del verbo impersonale. [
VERBO IMPERSONALE
Modo dimostrativo | |
se lèe, lèese | si legge |
se leỳa, leỳase![]() | si leggeva |
se leyò, leyòse, se ha leydo | si lesse, s'è letto |
se havia leydo, haviase leydo | s'haveva letto |
se leerà, leerse ha | si leggerà |175| |
Et cosi: comerse ha, beverse ha, hazerse ha, polito in vece di comerasse, beverasse, harasse.
Essempio del verbo impersonale con la voce se innanzi et dapoi del verbo.
Alcuni altri verbi impersonali si trovano i quali naturalmente senza fargli da se sono impersonali, come llueve, per piover; truena, lampaguea, per folgorare; nieva, ventea; per nevegare
et ventegiare
; gli altri modi che si fanno per il verbo hazer, si diranno ne i modi di parlare comune
. Et cosi si potrebbe ancora dare de gli altri essempi, ma per hora basteranno questi.
Trovansi ancora molti verbi i quali per esprimer la loro significatione vogliono questi pronomi innanzi: me, di prima, te, di seconda, et se, di terza; et del piu nos, per prima, vos, o per dir meglio os, per seconda, et il medesimo se, per la terza, percioche serve tanto alla terza del meno come a quella del piu, de i quali verbi metteremo alcuni, lasciando gli altri all'uso et alla esperienza di ogn'uno:
Essempio de i verbi con me, te, se
Et altri simili, la variatione de i quali sarà a questo modo
del meno | del piu |
1. yo me burlo | nosotros nòs burlamos |
2. tu te burlas | vosotros os burláis |
3. aquel se burla | à quellos se burlan |
Et cosi tutti gli altri tempi. Ma avvertirete che ne i tempi passati et piu che finiti et futuri del soggiuntivo, in vece del verbo sostantivo si da il verbo haver, si come.
Et cosi posposito, cioè i pronomi doppo il verbo, ma (come habbiamo detto) quando il parlamento comincierà dal verbo, all'hora si dirà haveis os arrempentido, hanse arrepentido, heme arrepentido, haste arrepentido, hase arrepentido, yo ardo et yo me ardo; et cosi: voy, duermo, burlo, callo, me callo, lavo, de yr, dormir, burlar, callar, lavar.
Et questa è l'istessa regola, che s'ha dato de i pronomi, me, te, se, quando si trattò di detti pronomi.
Trovansi ancora alcuni di questi verbi senza detti pronomi, et è un bel modo di parlare, come dir Yo muero, Io muoio; Yo pierdo, Io perdo; Quien pierde? Chi perde? Pedro, per ciò Pietro ha perso, et cosi tutti gli altri.
Verbi senza passiva col verbo haver in vece di ser
Trovansi ancora molti altri verbi, i quali non hanno passiva ne ammettono il verbo |181| sostantivo come in toscano, anzi, in vece di quello, usano dal verbo haver, come sono: comer, bever, subir, andar, venir, tornar, yr, che non si dirà yo soy andado, ne yo soy subido, ne yo soy venido, ma bene: yo he andado, yo he subido, yo he venido, yo he comido, yo he bevido.
VERBI IRREGOLARI
Capitolo VIII
Molti verbi sono i quali non osservano la regola generale, i quali saranno questi, et se altri si troveranno percioche è impossibile mettergli tutti, con la cognitione di questi et de i suoi tempi, sarete almeno avvertiti per tutti gli altri, et saranno questi nell'infinito, et insieme quei simili.
Della prima | |
rogar | pregare |
consolar | consolare |
trocar | cambiare |182| |
derrocar | battere |
holgar | godere |
jugar | giocare |
plegar | piegare |
governar | governare |
negar | negare |
confessar | confessare |
pensar | pensare |
estar | stare, over essere |
soñar | sognare |
Della seconda | |
ofrecer | offerire |
padecer | patire |
merecer | meritare |
agradecer | gratificare |
nacer | nascere |
crecer | crescere |
conoscer | conoscere |
hazer | fare |
tener | havere |
valer | valere |
traher | trahere |
poner | mettere, porre |
caer | cascare |183| |
saber | sapere |
querer | volere |
holer | odorare |
dolerse | dolersi |
soler | solere |
poder | potere |
ser | essere |
Della terza | |
morir | morire |
reyr | ridere |
pedir | dimandare |
dezir | dire |
eligir | eleggere |
corregir | correggere |
dormir | dormire |
regir | reggere |
escrevir | scrivere |
traduzir | tradurre |
salir | uscire |
sentir | sentire |
yr | gire |
venir | venire |
servir | servire |184| |
[VERBI IRREGOLARI DELLA I MANIERA]
Tempo presente del dimostrativo di detti verbi
Nel presente del dimostrativo questi verbi son molto strani, et percio variaremo quei che saranno dissimili tra se, percioche de i simili basterà mettere uno per tutti; porremo adunque que i della prima.
De i verbi della prima congiugatione irregolari
Irregolari che servano l'u nel presente
del meno | |
1. juego | giuco |
2. juegas | giuochi |
3. juega | giuoca |
del piu | |
jugamos | giuochiamo |
jugais | giuocate |185| |
juegan | giuocano |
I somiglianti a questi nella congiugatione sono: derrueco, huelgo, consuelo, trueco, ruego, sueño, buelo.
Et li infiniti suoi saranno: derrocar, holgar, consolar, trocar, rogar, soñar, bolar.
Questi verbi perdono l'e che è appresso l'u in tutti i tempi, salvo in queste tre persone o quattro che havete veduto, et nella seconda et terza del modo di commandare e 'l tempo da venire del desiderativo, et tutti mutano quel u in o, salvo il verbo jugar, che l'osserva sempre, come si vederá nella sua variatione, et percio declinero il verbo jugar insieme col verbo holgar, che vol dire pigliarsi spasso et piacere.
Questo tempo si forma dallo infinito, la r in va, come jugar, jugava, et cosi tutti quei della prima maniera; et cosi derrocava, rogava, consolava, trocava, bolava. |187|
Del passato perfetto | |
del meno | |
juguè | holgue |
jugaste | holgaste |
jugò | holgò |
del piu | |
jugamos | holgamos |
jugastes | holgastes |
jugaron | holgaron |
Del piu che perfetto non accade dirne, poi che si fa per il participio jugado, holgado e 'l verbo haver.
Futuro del dimostrativo | |
del meno | |
jugarè | holgarè |188| |
jugaràs | holgaràs |
jugarà | holgarà |
del piu | |
jugaremos | holgaremos |
jugareis | holgareis |
jugaràn | holgaràn |
Questo tempo si forma dallo infinito mettendoli un è, come: jugar jugarè, holgar, holgarè, mettendo l'accento nell'ultima, et cosi tutti quei della prima congiugatione
Questo tempo si forma dal presente del dimostrativo l'o in a, si come: juego, l'o in a fa juega, et huelgo, huelga; et cosi si formano tutti quei della prima maniera, et la terza persona sempre finisce in e, in tutti questi della prima maniera.
Formatione del presente et imperfetto del desiderativo
Tempo presente et imperfetto del desiderativo
Capitolo X
Et cosi derrocasse, rogasse, consolasse, etc.; questo tempo si potrà formare in questi della prima maniera dallo infinito ancora, voltando quel' r in sse, si come: holgar, holgasse, jugar, jugasse, derrocar, derrocasse, et cosi in tutti quei della prima maniera, ancor che non siano irregolari.
Tempo da venire del desiderativo
del meno | |
oxalà yo juegue | oxalà yo huelgue |
tu juegues | tu huelgues |
aquel juegue | aquel huelgue |
del piu | |
juguemos | holguemos |
jugueis | holgueis |
jueguen | huelguen |191| |
Formatione del tempo da venire del desiderativo
Questo tempo, per esser l'istesso che l'imperativo nella terza persona del meno, diremo che si piglia da quello, nondimeno si potrà formare ancora dalla prima persona del perfecto, mettendogli un e fra l'u, come jugue, mettendoli un'e fra l'u e 'l g, sarà juegue
, ponendo però l'accento in quell' è primo, et questa formatione sarà particolare di questi pochi verbi irregolari, percioche tutti gli altri della prima maniera si formaranno dal preterito, senza muttargli altro che l'accento, che nel preterito è nell'ultima, come amè, esperè, saltè, metterla nella penultima, come ame, espère, sàlte
; ma per tutti i verbi irregolari non è meglio di quella dello imperativo, cioè la persona del meno del presente, perche sempre è la istessa con quello del desiderativo. Nel tempo da venire, il soggiuntivo non accade variarlo, poi che è poca differenza di lui al desiderativo, et cosi nell'infinito. Alcuni altri si trovano di questa prima maniera irregolari, i quali sono estar
e plegar, al verbo estar non trovo simigliante della I maniera, ma al verbo plegar si trovano questi che seguitano. |192|
Verbi irregolari che servano l'i nel presente
Nel presente | |
del meno | |
plegar, governar | pliego, govierno |
negar, confessar | niego, confiesso |
pensar, segar | pienso, siego |
regar, aserrar | riego, asierro |
Che tutti servano l'i come quell'altri l'u nel presente et in tutti gli altri tempi che gli altri verbi, cioè ruego e juego, la servano nel presente, come:
pliego | govierno |
pliegas | goviernas |
pliega | govierna |
Et cosi nell'imperativo, pliega tu, pliegue aquel, nel meno, e nella terza del piu, plieguen, et nel desiderativo, oxalà yo pliegue, pliegues, pliegue, et plieguen nella terza del piu; et nel soggiuntivo, como yo pliegue, |193| pliegues, pliegue et nella terza del piu, plieguen; in tutti gli altri tempi si perde l'i, come anco l'u in quei che l'hanno; il verbo estar, però, per esser solo è diverso da gli altri, e in quel che sarà diverso lo varieremo accioche si conosca la varietà, et in quei che sarà somigliante agli altri, lo lascieremo.
Declinatione del verbo estar
Tempo presente del dimostrativo | |
del meno | |
yo estoy | io sono |
tu estas | tu sei |
aquel esta | quello è |
del piu | |
estamos | siamo |
estais | sete |
estan | sono |194| |
Passato perfetto | |
del meno | |
estuve | fui, sono stato |
estuviste | fosti, sei stato |
estuvo | fu, è stato |
del piu | |
estuvimos | fossimo, siamo stati |
estuvistes | foste, sete stati |
estuvieron | furono, sono stati |
Il piu che perfetto, havia estado, etc. et quello dell'avvenire, estarè etc.
L'imperativo | |
del meno | |
3. està tu | sij tu |
2. estè aquel | sia quello |195| |
del piu | |
estemos | siamo |
estad | siate |
esten | siano |
Il participio per i tempi passati è estado, e si mette col verbo haver in vece di esser in toscano, come he estado, et toscano sono stato, havia estado, era stato, huviesse y huviera estado, fosse et sarebbe stato, e cosi tutti gli altri tempi.
Trovasi ancora un'altro irregolare della prima maniera nel passato perfetto solamente e in quelli che si formano da lui, come il futuro del desiderativo et l'imperfetto del soggiontivo, quale è:
[Declinatione del verbo andar]
Anduve di andar della prima maniera
del meno | |
anduve | andai |
anduviste | andasti |
anduvo | andò |
del piu | |
anduvimos | andassimo |196| |
anduvistes | andasti |
anduvieron andarono |
Di andar, infinito, et cosi nel desiderativo:
del meno | |
oxalà yo anduviesse![]() | o se io andasse |
anduviesses | andassi |
anduviesse | andasse |
del piu | |
anduviessemos | andassimo |
anduviessedes | andasti![]() |
anduviessen | andassero |
Et il medesimo il soggiuntivo.
VERBI IRREGOLARI DELLA SECONDA MANIERA NEL PRESENTE DEL DIMOSTRATIVO
Capitolo XI
Ofrezco verbo della seconda maniera et i somiglianti
del meno | del piu |
ofrezco ofreces ofrece|197| | ofrecemos ofreceis ofrecen |
Et i somiglianti saranno padezco, merezco, agradezco, nazco, crezco, conozco, di padecer, merecer, agradecer, nacer crecer, conoscer infiniti, i quali tutti fanno il passato perfetto in i, come ofreci, conoci, padeci, etc.
Hago, irregolare, et i somiglianti
Di hazer, infinito, et i somiglianti saranno: tengo, valgo, traygo, pongo, caygo, di tener, valer, traer, poner, caer; questi verbi nel passato perfetto sono diversi, et perciò metteremo tutti i passati perfetti, particolarmente di ciascuno, percioche saputo il passato perfetto, si sanno tutti quei che da lui vengono. |198|
Passato perfetto del dimostrativo de hazer | |
del meno | del piu@ |
hize, heziste, hizo | hezimos, hezistes, hizieron![]() |
Di tener | |
del meno | del piu |
tuve, tuviste, tuvo | tuvimos, tuvistes, tuvieron |
Di valer non trovo passato perfetto, se non sarà forse nella terza persona, che farà
valiò, et in quel del piu valieron; et l'altre si faranno col verbo haver e 'l participio valido.
Passato perfetto del verbo traer | ||
del meno | del piu | |
truxe, truxiste, truxo |199| | truximos, truxistes, truxeron |
E in alcuni luoghi si fa traxe, ma meglio è truxe.
[Tempo da venire]
Questi tre verbi, tener, valer, et poner, hanno il tempo da venire diverso da tutti gli altri verbi e percio lo variaremo.
Tempo da venire del dimostrativo | |
del meno | del piu |
tendrè, tendras, tendrà|200| | tendremos![]() |
Et in toscano, havrò, havrai, havrà, etc.
Di valer | |
del meno | del piu |
valdrè, valdràs, valdrà | valdremos, valdreys, valdràn |
Di poner | |
del meno | del piu |
pondrè, pondràs, pondrà, | pondremos, pondreis, pondràn, |
Tutti gli altri verbi formano quel da venire |201| dallo infinito, mettendogli un e, come: traer, traerè, padecer, padecerè, caer caerè; e così il passato perfetto in i, come: cai, padecì, merecì, agradecì, etc.
Dell'imperativo
Lo imperativo di tutti questi verbi della seconda maniera, finiscono, in e, cosi regolari come irregolari, formati dallo infinito overo dalla terza persona del dimostrativo, e questa è la più certa, senza mutar niente, levata la r, come padecer, padece, crecer, crece, caer, cae, ma avertirete che la terza persona sempre si forma dalla prima dello
dimostrativo quell'o muttato in a, cosi ne i verbi regolari come negli irregolari, dico in quei che finiscono in o nella prima del dimostrativo, per cio che negli altri come in ser, che da soy, e haver, che fa he, e saber, che fa se, questa regola non ha luogo; ma in tutti gli altri si, come in padezco che fa padezca, e tengo, tenga, e leo, lea, e veo, vea, e cosi tutti; e questo bisogna avvertire perche è molto diversa ne i verbi irregolari la seconda persona dell'imperativo dalla terza come si vede in questi: |202|
Formatione dell'imperativo. Formatione della terza persona dell'imperativo
L'imperativo
Che doveano far traia e oya, nientedimeno perche si formano dalla prima del dimostrativo che fa traygo e oygo, fa la terza dell'imperativo, trayga e oyga, mutata l'o in a.
Voci tronche nella seconda dell'imperativo e della seconda e terza maniera.
La seconda et terza maniera sono a un modo, e in che son diversi
Avertirette però che nella seconda dello imperativo d'alcuni di questi irregolari della seconda maniera, si perde l'e e resta tronca quella voce, i quai saranno: tener, poner, hazer, che fano, ten, pon, haz; e due ancora della terza che sono venir, dezir, che fanno ven, di; e quel che dico della seconda maniera in quanto alle formationi, dico ancora della terza, percio che tutto è una istessa cosa e non son diversi in altro che nello infinito, l'una fa in er e l'altra in ir, del resto tutti finiscono a un modo, salvo questi irregolari, quali si notaran tutti.
Trovansi alcuni altri irregolari della seconda maniera che sono ancora strani nella variatione e maggiormente nel presente e passato perfetto e anco nello imperativo; i verbi sono questi: saber, querer, holer, doler, soler, poder. |203|
Variatione di detti verbi
E questo seguiterà la regola di quei della prima, che osservano l'i, come pliego, niego, confieso, |204| etc.
Di holer | |
del meno | del piu |
huelo, hueles, huele | holemos, holeis, huelen |
E i somiglianti saranno duelo, suelo, puedo, muelo, i quali tutti osservano la regola di quei della prima, maniera che ritengono l'u, come juego ruego, sueño; l'imperfetto di questi verbi è il comune: queria, sabia, etc., fomato dalla terza persona del meno del dimostrativo: e in ia, come sabe, sabía, ma in quei che ritengon l'i over l'u nel presente, si formarà dallo infinito quello er in ia, come querer, queria, holer, holia;
Formatione dello imperfetto
Del passato perfetto del dimostrativo di saber | |
del meno | del piu |
supe, supiste, supo | supimos, supistes, supieron |
E quei che vengon da lui, come del desiderativo: |205| o si yo supiera; del soggiontivo, como yo supiese, si yo supiera.
Di querer | |
del meno | del piu |
quise, quesiste, quiso | quesimos, quesistes, quisieron |
E quei che formano da lui, come del desiderativo o si yo quisiese, quisiera, et il medesimo il soggiuntivo; il partecipio
è querido, co'l verbo haver, tutti gli altri tempi formano dallo infinito er in ido, di quest'altri verbi, cioe holer, doler, soler non accade dire, perche nel passato perfetto e in tutti gli altri son regolari, e finiscono in i come gli altri:
Passato perfetto di poder | |
[del meno] | del piu |
pude, pudiste, pudo | podimos, podistes, pudieron |
E gli altri che formano da lui, come o si yo pudiesse, pudiera, cosi il soggiontivo; il participio è podido, co'l verbo haver, per gli altri tempi formato dallo infinito er in ido, come poder, podido; saber, sabido; holer, holido, e cosi formaranno tutti i partecipi
delle altre maniere, come della prima ar, in ado
, come amar, amado, estar, estado; della seconda gia l'habbiamo detto; della terza ir in ido, come oyr, oydo, salvo alcuni verbi che notaremo poi quando si trattarà dei partecipi che son diversi de
gli altri; due verbi di questi trovo, cioe valer e soler, senza prima ne seconda persona del passato, anzi in vece di quella, si mettono quelle dello imperfetto, solia, solias, valia, valias, ma la terza persona di tutti due i numeri in valer si trova, come valiò del meno e valieron del piu, ma in soler non si trova
, anzi in vece di quello, s'usa dal verbo usarse, overo acostumbrarse, in tutti i tempi salvo in questi due che havemo detto, cioè nel presente et imperfetto del dimostrativo, come suelo e solia; il verbo haver non si pone qui, ancora che sia irregolare, percio che l'havemo gia variato con gli verbi regolari; ma avertirete che da questo verbo deriva una parola che è hay, la quale è indeclinabile e s'accorda con tutti i nomi de tutti i generi e numeri, e significa quel che in toscano, |207| è, over ci è, come dando essempio si potrà veder piu facilmente:
Essempio della parola hay | |
Castigliani Toscani | |
Que hay de comer? | Che è da disnar? |
No hay cosa de nuevo. | Non è cosa di nuovo. |
No hay nada que hazer. | Non è niente da fare. |
No hay hombres que trabajen, ni hay mugeres que guisen de comer. | Non sono huomini da lavorare, non son donne che facciano da disnare. |
Lo que hay es esto. | Quel che v'è e questo. |
No hay mas que hablar. | Non accade parlarne piu. |
No, nada, due negationi affermano
E questa parola si scrive con h per far la diversa da l'altra senza, che fa ay, che vol dir oime in toscano; et avertirete questo modo di parlar e maggiormente quel no, nada che son due negationi, et in vece d'affermar niegano sempre; come havete veduto. |208|
VERBI DELLA TERZA MANIERA IRREGOLARI
I verbi della terza maniera, come havemo detto, seguitano quei della seconda in ogni cosa, salvo nel passato perfetto et in quei che da lui formano, che in alcuni verbi sono diversi, ma nel presente, quei che hanno l'u col'e over l'i, la perdono nella prima et seconda persona del piu, del dimostrativo e la ritengono ne gli altri tempi che havemo detto nella seconda maniera; nondimeno, porrò qui
tutti i presenti del dimostrativo e poi passerò al passato perfetto, dove è piu
difficoltà.
Verbi irregolari della 3 maniera
Presente del dimostrativo di verbi irregolari della terza
Di morir infinito | |
del meno | del piu |
mùero, mueres, muere | morimos, moris, mueren |209| |
Di dormir infinito | |
del meno | del piu |
duermo, duermes, duerme | dormimos, dormis, duermen |
Di reyr infinito | |
del meno | del piu |
rio, ries, rie | reymos, reys, rien |
E i somiglianti pido, digo, elijo, corrijo, rijo, da pedir, decir, eligir, corregir, regir, infiniti.
E cosi i simili si ve saranno ; l'imperfetto si fa, come habbiamo detto nella seconda, dall'infinito levando la r e in suo luogo mettendo un a, come servir, servia, sentir, sentia, salvo nel verbo yr che fa yva e non ya.
Passato perfetto del dimostrativo
Formatione de' preteriti in tutte tre le maniere
Tutti gli altri verbi, eccetto questi e quei che habbiamo notato faranno il suo passato perfetto dall'infinito: quei della prima maniera ar, in e, come amar, amè, jugar, jugue e quei della seconda er, in i, come leer, ley, holer, holi; quei della terza, levato il r, |213| come oyr, oy, escrevir, escrevi e cosi il resto d'i verbi.
Quando si osserva l'i nei passati perfetti
E tutti questi verbi ritengon l'i nelle terze persone di tutte due i numeri di seconda e terza maniera, come eligiò, eligieron, di eligir, moliò, molieron, di moler, salvo in quei che haveranno la x overo y innazi al e, che a l'hora
si perde l'i, come dixo, dixeron, truxo, truxeron di traer.
Verbi in gar e in car ritengon l'u nella prima persona del passato
Avvertirette ancora che quei della prima che finiscono l'infinito in gar et in car tutti ritengon l'u nella prima persona del meno del passato perfetto, come rogar, roguè, negar, neguè, holgar, holgue, e cosi quei in car come sacar, saque, atacar, ataque
, embarcar, embarquè, e la cagione di questo è per cioche hanno il g e 'l q innanzi a l'e, che non potrebbono star se non vi fusse quel'u fra'l g e l'e e fra'l q e l'e, dove si vede che la necessità ci ha stretto a farlo, percioche in tutte le altre persone dove non è l'e, si scrive o muttando il q in c, come saque, di prima, sacaste, de seconda e sacò, di terza, e sacamos, sacastes, sacaron, overo levando l'u al g per non esserci l'e, per la cui cagione si metteva, come rogue, di prima rogaste, rogò, de seconda et terza.
Avertimento del verbo haver
Del verbo haver avvertirete che ne i passati perfetti e piu |214| che perfetti di tutti i modi sempre resta il partecipio in dò
indeclinabile a tutti i generi e numeri, come havemo veduto nelle congiugationi de i verbi; ma si
questa parola sido di ser, verbo sostantivo, se gli agiunge, a l'hora
il participio in do s'accordarà co'l nome come aggettivo, come yo havia amado, los hombres havian amado, yo havia sido amado, la muger havia sido amada, los hombres havian sido amados, et in toscano io haveva amato, i
huomini havevano amato, io ero stato amato, la donna era stata amata, i
huomini erano stati amati.
Tempo da venire del soggiontivo
Questo tempo per esser così usato et vago nella nostra lingua principalmente, in questa voce amàre, amàres, amàre, amàremos, amàrdes, amàren, darò alcuni essempi accioche meglio s'intenda la sua formatione; sarà della terza persona del numero del piu del tempo passato perfetto del dimostrativo, come di amaron, on in e si farà amare; leyeron, leyere; oyeron, oyere; dixeron, dixere; hizieron, hiziere, e cosi gli altri. L'esempio di questi sarà: |215|
L'imperfetto del desiderativo in ra e quella in re, molte usate da castigliani
Dove avvertirete che quel tempo supiera, embiara, hiziera, et i simili, è dell'imperfetto del desiderativo, et e communissima e molto elegante et usata da tutti, e percio l'ho messo per essempio, et è una delle tre che ho messo nel presente et imperfetto del desiderativo; l'ultima, che dice amara, amaras, amara, amàramos, amàrades, amaran, e cosi leyera, leyeras, leyera
e supiera, viniera, escriviera, dixera, si potra formar dal passato perfetto, come l'altro tempo on in a, come amaron, amara; et avertite
il modo di parlar di questi due tempi, che acquistarete una gran parte della leggiadria della lingua castigliana; e questo mi basti intorno a verbi irregolari.
Impersonale che s'asomigliano ai latini
Trovo anchora alcuni altri verbi i quali io li chiameria impersonali percio che non li trovo senon in terza persona solamente e si assomigliano molto a gli impersonali latini, come convenir, importar, pertenecer, acontener, plazer, pesar, in una significatione che è rincrescer, et altri simili dai quali
usamo cosi: |217|
Impersonali nel numero del piu
Anchora alcuni di questi verbi si mettono nel numero del piu, come dir: no te pertenecia, no te pertenecieron, no me ymportavan nada estas cosas, niente m'appartenevano queste cose. |218|
DI GERONDI
Cap[itolo] X
Un solo gerondio in do. Infiniti che servono da gerondi
Habbiamo i castigliani un solo gerondio, il quale finisce in do, percioche da gli altri usiamo co'l infinito con la particella a, e questo per la piu
parte con verbi che significano motto over quiete, come estar, venir, yr; come:
Castigliani | Toscani |
No esteys a hablar de mi, yo vengo a dezir mi parecer. | Non state a parlar di me, io vengo a dire il mio parere. |
Vamos a morir por la fe de Cristo. | Andiamo a morire per la fede di Cristo. |
Gerondio, come si forma in quei della prima e come nella 2 et 3 maniera
Hor, il gerundio in do in quei della prima congiugatione si formarà dall'infinito ar in ndo, come amar, amando; rogar, rogando
; estar, estando, e questo estando s'usa molto apresso di noi; quei della seconda et terza si formaranno ancora dall'infinito; quei della seconda, la sillaba er mutandola in iendo, |219| come leer, leyendo; padecer, padeciendo; hazer, haziendo; tener, teniendo; traher, trayendo; etc.; quei della terza si formaranno
, dall'infinito anchora
, mutando la r sola in endo, come oyr, oyendo; yr, yendo; parir, pariendo; asir, asiendo.
Gerondi di quei della 3 mutano l'e in i venendo nella penultima dell'infinito. Gerondi, come s'usino
Ma avvertirete che quando nella penultima dell'infinito sarà e, si mutarà essa e in i, come reyr, riendo ; pedir, pidiendo; dezir, diziendo; escrevir, escriviendo; corregir, corrigendo; regir, rigendo
; sentir, sintiendo; venir, viniendo; servir, sirviendo, e morir che muta l'o in u e fa muriendo; da questi gerondi usiamo in due modi: con la particella en e senza; con la particella en è molto usato, et si dinotano in diferentemente dui tempi: il passato finito et il futuro; la qual cosa si conoscerà dal tempo che se gli da
dopo
il gerondio, e per piu chiarezza, darò essempio primo del passato, e poi del futuro; si come:
Gerondi con la particella en
Dove si vede che per esser i verbi che vengono doppo il gerondio di preterito, detti gerondi saranno ancora del passato. Di futuro:
Castigliani | Toscani |
Yo yrè en acabando de comer. | Io andarò, come finisca di desinare. |
En comiendo y en escriviendo aquellas dos cartas, yo vendre luego a donde quisierdes. | Come habbia mangiato et scritto quelle due lettere, io verrò subito dove vorrete. |
En muriendose mi aguelo, yo heredare la hazienda. | Come sia morto mio avolo io hereditarò la robba. |
E questi saran di futuro percioche i verbi che vengon doppo son di futuro, l'altro modo sarà come ho detto senza la particella en, si come: |221|
E di questi essempi et altri simili vi potrette servir per la intelligenza dei verbi et delle sue parti. Hor ci resta trattare dei partecipij.
DEI PARTECIPII
Fine de' partecipi di presente
I partecipii hanno i suoi generi, significatione e tempi, come i latini, nella nostra lingua, e primieramente quei del presente sono molto pochi et poco usati; come sono: escriviente, amante, regente, oyente, sirviente, creciente, menguante, paciente, teniente, conosciente, i quali tutti come si vede finiscono in te, |222| ma poco usati, in vece d' i
quali si parla per circunloquio, comer dir el que ama, el que corre, el que iuega, la que ama, las que aman, servato il suo genere.
Fine de i partecipi del passato e la sua formatione
I partecipi di preterito finiscono comunemente
in do e si formano tutti quei della prima et de la terza da i suoi infiniti de i verbi donde proceddono
, la lettera r mutata in do, come di amar, amado, honrar, honrado, rogar, rogado; quei della seconda si formaranno la sillaba er mutata in ido, come ofrecer, ofrecido, di tener, tenido, di haver, habido, di doler, dolido; quei della terza si formaranno come quei della prima, si come: di reyr, reydo, di elegir, eligido, di corregir, corregido, di sentir, sentido, di oyr, oydo, di venir, venido.
Partecipi del passato che non osservano la regolar formatione
Ma ce sono alcuni che non osservano questa regola, come suelto, da soltar, muerto, da morir, da hazer, hecho, da dezir, dicho, da poner, puesto, da escrevir, escrito, da bolver, vuelto, da cubrir, cubierto, e descubrir, descubierto, da trasponer, traspuesto, da confundir, confuso, da despertar, despierto, da abrir, abierto, da ver, visto.
Partecipio di futuro che sia
Del partecipio di futuro, per non haverlo non dirò altro, senon che s'usa da quello per circuloquio co'l verbo esser; come el
que ha de ser amado, |223| el que ha de ser eligido, el que ha de ser vencido, el que ha de ser muerto, etc. e tanto mi basti intorno alle quattro, over cinque parti declinabili della oratione.
DELLA COSTRUTIONE IN GENERALE ET ALCUNE PARTICOLARITÀ DI QUESTE PARTI CHE SI VARIANO
Il dativo et accusativo si da indiferentemente ai verbi
In quanto appartiene alla costruttione non accaderà darne molte regole percioche la esperientia e 'l leggere d'i libri ve lo mostrerà, ma voglio dire che è molto simile alla lingua latina, e dissimile in questo: che in quei verbi che da i latini sono chiamati attivi, ai quali se gli da
il quarto caso, si trova differenza grande percioche o le dano
il dativo, over indifferentemente il dativo et accusativo senza osservatione niuna, come amo, che è il primo, tanto si dice Amar, amaria a Pedro, a Iuan, che è dativo, come Amar las mugeres; Amar los hombres; e tanto si dice Alabar la virtud,
come Alabar a la virtud, e tanto si dice Aprovechar a
los hombres, come Aprovechar los hombres, e tanto Temer los enemigos come Temer a los enemigos; |224| e questo s'intende solamente nei verbi che vogliono semplice accusativo percioche neglialtri
quasi tutti sono simili ai latini, come se fusse di dare, di mandare, vietare, accusare, dannare, estimare, et altri cosi fatti, nei quali avvertirette
che si è insieme
qualche pronome, a l'hora si mette in accusativo sempre, et se non è il pronome se gli da meglio dativo che accusativo; e questi pronomi saranno me, se te, nos, os, over, vos, los, si come:
Quando si da l'accusativo ai verbi
Dove che havete veduto come a i medesimi verbi se gli da accusativo et dativo; et avertirete ancora che quel le, cioe, pagarle negarle, etc. si mette in vece di lo accusativo, e usa spesse volte, e pochissime il lo, e questo è per leggiadria.
Si da ancora per leggiadria ad alcuni verbi un pronome de piu, che val tanto come se non fusse piu d'uno come si dicesse:
Pronomi che abondano
Harto me pesa a mi; Oydme vos a mi; Creedme a mi; A mi me ha a contecido; A mi me plaze; Ansi me parece a mi; Pareceos a vos; che vo'l dire: Udite a me; Credete a me; A me pare; etc.; Ansi Dios a mi me ayude; Cosi Dio mi aiuti; A ti se te scondio; A te fu nascosto.
Il preterito, abonda
Truovo ancora un altra che al mio parere e improprietà grande, et è mettere il gerondio insieme col preterito del medesimo verbo |226| per piu
efficacemente dire il suo concetto, come:
Castigliani | Toscani |
En acabando que acabè de comer entrò por la puerta. | Subito che finì de disnare intrò in casa. |
En diziendo que dixo estas palabras, luego se fue. | Com'hebbe detto queste parole; subito se n'andò. |
En viniendo que vino luego se echo en la cama. | Come fu venuto, subito si mise al letto. |
Dove si vede che è d'avanzo quel preterito; non dimeno s'usa e dinota una certa prestezza de piu; ancora nei relativi è il medesimo che havemo detto in quegli altri pronomi; percioche si dice:
Pronomi: soverchi nella costruttione
Castigliani | Toscani |
Parece a el. | Pare a lui. |
Oyldo a el. | Sentitelo. |
A ellos les parece que saben y a los otros les parece al contrario. | À loro pare che sanno et agli altri pare al'incontro. |
Y a ellos les plaze. |227| | Et a loro piace. |
Ancora del verbo estar s'usa in un certo modo che pare che sia d'avanzo e che senza quello si potrebbe dire il verbo, niente di meno è comune e leggiadro ancora, si come:
Il verbo star abonda
Imperativi, come s'usino nel commun parlare
Che tutti questi si potrebbeno dire per il suo verbo solo, cioe desino, bevo: Que hablas?, Que hazes? dormia, digo, hablo e cosi gli altri, che in toscano ancora si dice Che stai a fare, Che stai a dire; gli imperativi dei verbi usano à parlare diversamente senza haver risguardo, ne a persona ne altro se non per via di proverbio, over che è un modo di parlar, per dichiarar per quella via il suo concetto, come dir: Mirà que duda; Mirà, que noramala; Mirà para que; Mirà que negocio
; Echa por copas; Tomà si os quiero, e cosi gli altri, |228| che in toscano direbbe: Chi dubita? Vedete in mal ora; Vedete a che proposito; Che negocio
; Echa por copas è tolto dal gioco delle carte; e si dice quando uno si lauda, over parla tropo
.
Et ancora parlando seco stesso over con altro, si parla per questa via d'imperativo nella seconda persona del piu, quasi come che si riprehende d'alcuna cosa over s'aconsiglia
in questo modo:
Imperativi, abonda
Andaos come s'usi nel comun parlare
E cosi molti altri che per essere prolisso non li metto; ma piu commune è in questo modo di parlare il verbo andar di nessun altro, percioche ogni cosa si puo dire per il verbo andar et l'infinito di quel verbo che vol dire, cioè che havea di dire per l'imperativo, e meglio si dirà per il gerondio over participio di detto verbo, come si volesse dire Beffatevi d'ogniuno, si dirà in castigliano per questo modo di parlare: Andàos burlando over Andaos a burlar de cada uno y vereys lo que passa; E fatte
ogni di
questione e vederete; Andaos a hazer question cada dia y vereys, dove che quel modo di dire per il verbo andaos significa una certa continuatione over assiduità di tempo, la quale per il verbo solo non si denotaria se non si dechiarasse per altre parole; dove anchora si vede che quel andaos è abondante et è vitio, e nondimeno s'usa.
Vitio d'abondanza di parole in la
Ancora è un'altro vitio d'abondanza di parole et è etiandio leggiadro, e si dice per affermar quella cosa di che si parla; et è questo:
E impropriamente ancora si dice: Yo lo vi por estos ojos y lo oy por estos oydos.
E cosi molte altre cose che si potriano anotare, le quali lascio per non esser prolisso, a chi vorrà leggere i libri; hor trattaremo della costrutione di tutte le parti che si variano.
DELLE CONCORDANZE
La concordanza del nome e del verbo
Ancora che non era il mio proposito trattare delle concordanze lasciandolo a i latini; nondimeno per non mancare in niente alle nostre Osservationi dirò alcuna cosa; e primieramente, che tutti i nomi sostantivi sono di terza persona, come quei dei latini salvo yo, de prima, e tu, di seconda, insieme con tutti i vocativi che sono etiandio di seconda; volendo adunque mettere insieme il nome co'l verbo e necessario che si convenga nella persona e nel numero |231| co'l nominativo, come Yo amo, Nosotros amamos; Pedro
ama; Los hombres aman, che non diremo Pedro amas ne Los hombres ama.
[Concordanza dell'aggetivo col sostantivo]
L'aggetivo conviene co'l sostantivo nel genere e nel caso, come mal hombre, mala muger, malos hombres, malas mugeres, hermoso libro, hermosa hembra.
Della particella que, e quando e relativo e congiontione
L'antecedente ancora s'accorda co'l relativo nel genere e nel numero, come el hombre al qual, la muger la qual ben è vero che sempre si dice per il que che serve per relativo, come el hombre que, la muger que, los hombres que, la qual que serve per relativo in vece del qual, la qual, los quales, las quales; e qui avertirete che questa particella que è molto usata da noi et hora per relativo, hora per congiontione, et s'usa tante volte nel parlamento che alle volte mi pare che sia abondante, come in questa maniera di parlamento: Por Dios que sino tè conociera que dixera que estavas loco, y que no se que me diga de ti, dove si vede che tutte queste sono congiuntioni; ma quando è relativo, si conoscerà in questo: che il verbo dell'agente non si mette mai inanzi
della que, ma ben dapoi, et a l'hora sarà relativo, ma quando il verbo insieme con l'agente resta dietro, a l'hora
sarà congiontione
si come: |232|
Castigliani | Toscani |
Pareceme que ha acabado. | Parmi che habbia finito. |
Yo no sè que mi diga. | Io non sò che dirme. |
Haz cuenta que oy te naciste. | Fa conto che hoggi sij nato. |
Que si da al dimostrativo e non al soggiontivo
E qui avertirete che in castigliano questa particella que si da per la piu parte al dimostrativo e rade volte al soggiontivo
come si da in toscano, si come se in toscano si dicesse: Io non so quel che s'habbia costui; Non intendo quel que dica; Non veggo che faccia niente; Io credo che si faccia una comedia; e in castigliano tutti questi si direbbono per il dimostrativo e non per il soggiontivo
, come Yo no se lo que se tiene este; Non entiendo lo que dize; No veo que haze nada; Yo creo que se haze una comedia e cosi gli altri tempi di soggiontivo
, i quali si mutano ne i somiglianti del dimostrativo in castigliano, si come:
Castigliani | Toscani |
Yo no se que tenia. | Io non so che s'havesse. |233| |
Creo que estava enojado. | Credo che fusse in colera. |
Yo no sabia que la amava tan locamente. | Io non sapevo che l'amasse cosi pazzamente. |
Yo no creya que lo dezia de veras. | Io non credevo, che dicesse da dovero. |
E non si direbbe Creo que estuviese; No sabia que la amase ; No creya que lo dixese, ancora che s'usi alcuna volta dirlo, come: No se que me haga; No se que me tenga, que me diga etc., ma io 'l diria cosi come ho detto e non in questa guisa.
Relativo si come
Dove si vede che tutti questi sono relativi, percioche tra l'agente et il verbo si trova la particella que, la qual cosa in quei essempi di sopra è al contrario; ma quando viene co'l articolo lo sempre è del genere neutro, come Que es lo que dixo?; Esto es lo que passa, che in toscano si dirà: Che è quel che ha detto; Questo è quel che si fà.
Que interrogativo
Ancora il que si piglia relativo senza questo risguardo, ma a l'hora è interrogativo, come: Que dizes?; Que se haze?; Que hay de nuevo?, il quale è come il quid latino.
Pigliassi ancora per relativo, ma con gli suoi articoli el, la, los, las et in questo modo imita molto i latini, come:
Castigliani | Toscani |
El que no haze buenas obras, haze mal sus negocios. | Colui che non fa buone opere fa male le sue cose. |
La muger que es fea, ninguno la puede ver, y la que es hermosa todos la ven de buena gana; y ansi las que son hermosas son sobervias y las que son feas, humildes y graciosas. | La donna che è bruta nessuno la puo vedere, e quella che è bella tutti la vedono volentieri, e cosi quelle che son belle sono |235| superbe e quelle brutte, humili e gratiose. |
Parlar per lo infinito diverso da latini
Il modo di parlare da i latini per l'infinito co'l quarto caso innanzi è contrario dai castigliani, anzi'l fanno con la particella que et il verbo che havea d'essere infinito, come si fa in toscano.
Alle volte l'infinito si piglia in vece di nome, come: El dormir es bueno, por que del dormir procede el digerir y del digerir, la salud del estomago; et in toscano: Il dormire e buona cosa, percioche dal dormire procede il padire e dal padire, la salute dello stomaco.
Passivo verbo, come s'accorda
Il verbo passivo, come habbiamo detto, è il partecipio del verbo attivo col verbo ser, e si accorda come lo attiuo, et il partecipio col sostantivo come nome aggettivo, come: Yo soy amado; Nos somos amados; La muger es amada; Las mugeres son amadas; Los hombres son amados, e cosi gli altri.
Ablativi assoluti, come si facciano
Usano ancora da' casi che appresso i latini si chiamano assoluti, e questo è percioche non hanno riguardo ne a verbo, ne a sostantiuo, ne ad altra cosa; e questi si fanno communemente per i partecipi de presente, e per esser pochi, in vece di quei si mettono quei di preterito, |236|si come:
Assoluti per participio di presente
Assoluti per quel di preterito
Dove si vede che quel mediante e durante, che sono partecipi di presente, stanno assolutamente, e cosi hecho, estando, teniendo, sabido, venidos, partecipij di preterito.
VITII DELLA COSTRUTTIONE
Hanno ancora alcune improprietà della costruttione nei relativi, come in questo modo di parlare: |237|
Castigliani | Toscani |
Esto afirman S. Geronimo y S. Agustin, de los quales las palabras d'uno son estas. | Questo affermano S. Gieronimo et S. Agustino, d'i![]() |
In vece di dire: Le parole dell'uno d'i quali son queste; Las palabras de uno de los quales son estas; et il medesimo direbbono cosi:
Castigliani | Toscani |
Eran dos hermanos, de los quales la riqueza del uno no ygualava![]() | Erano due fratelli, d'i![]() |
E cosi altri simili; benche questa maniera di favellare non s'usa troppo, ma basta che la troverete alle volte in libri spagnuoli.
Generi del maschio e della femina compresi sotto il neutro
Sogliono ancora alle volte comprendere sotto il genere neutro quel del maschio over della femina nel numero del piu ; e questo è un strano |238| modo di parlare, e se non l'havesse veduto in libri gravi e di consideratione, io no 'l scriveria; il modo è questo:
Castigliani | Toscani |
Nunca le acaeciò ponerse a los peligros de lo qual la fortaleza se engendra. | Mai l'ha![]() ![]() |
Dove si vede che quel de lo qual, che è genere neutro, non s'accorda co'l sostantivo, ma doveva dire de los quales.
Quien relativo, come si usi
Hanno ancora un altro modo nel parlar per i relativi, et principalmente il relativo quien, che vol dire chi in toscano, il quale, conciosia che mettondolo negli oblichi come de quien, a quien, et in toscano de chi, a chi, sempre bisogna dargli un altro relativo over nome agente; pongono detto relativo a quien, over de quien senza altro agente, et voglino che quel a quien vaglia come aquel a quien, over, aquel al qual e notare questo modo per cioche è strano, et non è cattivo appo i castigliani, |239| si come:
Vitio del relativo quien
Mettesi ancora al contario, imitando forse i latini; cioè che 'l relativo vada in prima de tutto; et è ancora piu
leggiadro e piu usato modo di parlare, e che si potrà intendere con piu agevolezza de l'altro, si come: A quien toca, hagalo; |240| A quien no le falta la virtud, de todos es amado; De quien es este pleyto, bien lo podria vencer; De quien se quexan todos, no puede ser alabado; e cosi tutti gli altri modi, dove si vede che egli è un poco piu
da patire.
Ancora vi è un altro modo di favellare improprio, e che va fuora d'ogni regola di costruttione, come si vederà in questo essempio:
Vitio nel numero e persona
Dove che quel tu è seconda persona del numero del meno, e quel todos è terza del numero del piu, nientedimeno si riferiscono al verbo sabeys, che è seconda del piu,
ma ancora si dice, mettendo in seconda persona del piu |241| quel che venne in anzi
del verbo principale, et a l'hora è piu da patire, come dire:
Castigliani | Toscani |
Tu y todos los que haveys leydo los morales de Aristoteles sabeys. | Tu e tutti quei che havete letto i morali![]() |
E cosi, si potrebbe dir meglio, e si dice ancora: Tu y todos los que estavan alli, lo hizieron; Tu e tutti quei che erano livi il fecero.
Avertimento del relativo quien
Avertirete ancora del relativo quien, che è indeclinabile come chi in toscano, percioche tanto si dice los hombres a quien come el hombre a quien, et il medesimo della femina; ma questo s'intenderà negli oblichi, percioche nel retto non venne mai con verbo del numero del piu, se non è co'l verbo ser come son, fueron, seràn, et all'hora se gli mette doppo qual si voglia altro verbo del numero del piu, si come:
Essempio del retto e de gli oblichi
Dove si vede che quei primi vengono sempre co'l verbo ser et altramente non s'aggiugnerebbono al numero del piu, percioche non si direbbe quien vinieron ne quien amaron, ma quien vino e quien amò, e tanto mi basti intorno alla costruttione, poscia che, quando si trattarà delle figure et modi di parlare, si dirà quel che manca.
IL FINE DEL SECONDO LIBRO