Breve raccolto d'alcune osservazioni tanto di verbi e dizioni semplici che hanno in Spagnolo diverse significazioni come d'alcune maniere di parlare che per esser proprie e particolari della lingua non si possono così facilmente soggettar a precetti nè a regole generali
Della particola des
Della particola des.
La particola des si trova sempre in composizione e significa contrarietà o privazione come la particola dis in Italiano e così si dice deshonra, dishonore; desdicha, disdetta, disgrazia; desecho, disfatto; desonesto, dishonesto; desarmado, ecc., disarmato, ecc.
Re è particola inseparabile, e contraria alla particola des.
Re è particola inseparabile o di contraria significazione dalla particola dis, poiche aumenta e raddoppia la cosa; come hazèr, rehazèr, fare, rifare; mirar, remirar, guardare, riguardare; Yò la he mirado |261| y aun remiràdo muchas vezes. Io l'hò guardata e anco riguardata molte volte.
S'usano alle volte in Spagnolo alcune dizioni con questi verbi andar, estar, ponèr, dormir e simili, come En cuerpo, en piernas, en carnes o en cueros, le quali meritano più tosto nome d'avverbij che di preposizioni e si usano così: Yo estoy en cuerpo. Io stò senza ferraiuolo, cioè in giubbone e senza altro vestimento attorno; Vos estàis en piernas.
Voi state ritto, cioè senza sedère; Pusose en carnes o en cueros. Si spogliò ignudo, cioè Si cavò infino alla camicia; Duerme en cueros. Dorme ignudo, cioè senza camicia nè altro indosso.
Della parola o dizione hidepùta
Della dizione hideputa.
Hideputa detto hironicamente come si dichiari in Italiano.
Si servono gli Spagnoli della voce hideputa per una certa maniera d'esclamazione e maraviglia e in occasione di burlarsi d'una persona, comparandola hironicamente con un'altra alla quale veramente doverebbe'esser simile se non si dicesse per burla, come
Hideputa detto in collera come s'intenda in Italiano.
Quando poi la parola hideputa è detta in collera all'hora si piglia in mala parte e ordinariamente si pone con l'imperativo del verbo andar e con la preposizione para, così: Andàd para vellaco, para hideputa, significa: Levatimi dinanzi furbaccio, figlio d'una puttana; dichiaro la parola andad per tu perche in Spagnolo tanto suona vos quanto tu in Italiano.
Andàd in Castigliano consuona come tu in Toscano. Andad para ruyn, perro, ecc., e non por ruyn, ecc.
Hideputa si dice in luogo de hijo deputa, come hidàlgo in vece di hijo d'algo per figura sincope.
Andad para ruyn, perro, moro, iudìo, herège, ladron. Levatimi dinanzi, o và via manigoldo, cane, moro, giudeo, ladrone; e non si proferisce interamente hijo de puta per figura sincope, come ne anco questa parola hidàlgo in luogo di hijodalgo.
Della voce hidàlgo
Hidalgo che cosa significhi in Italiano.
La voce hidàlgo significa propriamente cittadino o persona ben nata e capace d'alcuni honori e privilegij del suo paese, e non ostante che molti voglion dire che significhi gentilhomo, con tutto ciò m'è parso nella traduzione di Don Chisciotte
dargli per interpretazione adequata e conveniente nome di cittadino; (ò si dica nel titolo di tal libro, propria o hironicamente) e non di gentilhomo, essendoci molta differenza dall'uno all'altro, come si può chiaramente vedere nella Quarta Parte del medesimo Don Chisciotte, in un capo verso che comincia: Ay en esta Andaluzìa, dove venti o trenta versi abbasso si trova il disinganno di quelli che dicono hidalgo non significar altro che gentilhomo. Ma chi desidera di sapere in quanti modi si può in Spagnolo chiamare hidalgo legga il mio Vocabolario.
Della voce Mercèd
Della voce Mercèd.
La voce Mercèd significa propriamente grazia, favore e cortesia. Della voce Mercèd se ne servono comunemente gli Spagnoli in luogo di cortesia e la scrivono nel numero singulare, così: V. M., cioè Vuestra Mercèd, se bene corrottamente si dice Vostèd, come a noi Vossignoria in luogo di Vostra Signoria, e nel numero del più dicono vuestras mercèdes e scrivono così: Vs. Ms. e pronunziano Vostèdes.
Quando la voce Merced significa grazia o favore si usa così dalli Spagnoli V. M.. me la haga desto, ecc., V. S. mi faccia grazia o favore di questo; di maniera che la serve in luogo di Mercèd, La de V. M. recebì, ma quì s'intende carta, e vale Hò ricevuto la lettera di V. S.; dicono ancora, Beso las manos de V. M. e si risponde E yò las de V. M.
Vuestra Mercèd attribuendosi a cosa masculina si accorderà con essa.
Come parlando con huomo si dirà V. M.. sea bien venido, e non bien venìda.
Avvertiscasi che trattandosi con huomo se bene Mercèd è di genere feminino con tutto ciò non diranno V. M. sea bien venìda ma bien venìdo; e con femmina
bien venida. E nel numero del più, Vuestras Mercedes sean bien venidos o bien venidas, secondo il sesso delle persone; e così ancora dando a una persona di V. S. di Vostra Eccellenza, di Vostra Altezza, di Vostra Maestà, di Vostra Santità e simili, concordano l'addiettivo che segue col genere della persona alla quale parlano o scrivono, cioè se è huomo col genere masculino, se donna col feminino, così:
V. M. V. Señoria. V. Excelenzia. V. Alteza. V. Magestad. V. Santidad sea bien venìdo, e non diranno mai bien venida o bien hallada e simili.
Parlandosi o scrivendosi di due cose di genere differente il masculino precede come fulano tiene un esclavo y una esclava muy buenos.
Quando ragionando o scrivendo s'haverà a nominare due cose che l'una sia masculina e l'altra feminina, la masculina sempre precederà, come Sean Vuestras Mercedes bien venìdos e così anco dicendo: Fulano tiene un esclavo y una esclava muy buenos. E scrivendo o parlando a due huomini si dirà: Vuestras Mercedes son buenos e a due donne Vuestras Mercedes son buenas.
Come si pronunzi corrottamente dalli Spagnoli la voce Vuestra Mercèd.
E se bene si doverebbe propriamente pronunziare Vuestra Mercèd, con tutto ciò pare che molti o la maggior parte delli Spagnoli non la profferischino con t e v, ma Vuessa con dua ss e allevolte ancora per vezzo o per vizio, ragionando la dicono così abbreviata che più tosto si sente Vuessanzèd che Vuestra o Vuessa Mercèd; e così ancora nel numero plurale Vuessanzèdes. Altri poi fuor d'ogni dovere la dicono in quest'altro modo: Vuessanzè o Vuessanstè nel numero del meno e Vuessanzedes o Vuestansedes nel numero del più, ma dicono corrente e comunemente nel numero singulare Vostèd e nel plurale Vostèdes.
De' nomi fulano o hulano e çutàno
De' nomi fulano o hulano e çutàno.
Fulano e fulana non s'usano in numero plurale.
Mai si comincia per çutàno come ne anche in Italiano per il quale.
Questi dua nomi Castigliani fulano o hulàno e çutàno,
fulana o hulana e çutana consuonano propriamente a quelli che noi diciamo in Toscano, il tale, il quale, la tale, la quale, che anche in Latino si dice, (volendo parlar d'huomo) Titius e Mevius e in Spagnolo si dice Fulano o hulano es hombre de bien. Il tale è huomo da bene; Fulana o hulana es hermòsa. La tale è bella, e ordinariamente non s'usano mai nel numero del più, perciocchè non saria
ben detto fulanos e fulanas, si come anco sarebbe mal fatto se si cominciasse per çutano, il che anco a noi consuona male, non solendo mai cominciare per il quale.
D'alcune comparazioni proprie della lingua Spagnola
Comparazioni proprie della lingua Spagnola.
Nella lingua Spagnola come anco in molt'altre s'usano le comparazioni, le quali sono di diverse sorti, perciocchè altre servono alla dimostrazione e affermazione e altre all'interrogazione e negazione.
Esempi di quelle di dimostrazione e affermazione
Dell'interrogazione
Comparazioni interroganti.
Modo per significare cose impossibili e inutili
Esaggerazione di cose impossibili e inutili.
Esempi per la negazione
Comparazioni negative.
Esempio per significare la mediocre bellezza d'una donna
Fulana no es tan hermòsa que mate, ni tan fea que espante. La tale non è si bella che faccia morire, nè si brutta che faccia paura.
Delle voci ayùso e abàxo
Ayùso e abaxo che significhino in Toscano.
Ayùso tanto significa come despuès, cioè fuora o doppo; De Diòs en ayùso yò le hize hombre. |269| Doppo Dio io lo feci o l'hò fatto huomo.
Abàxo significa quasi l'istesso, come Del Rey abàxo. Fuor del Rè; Mandeme pelear con qualquier hombre del rey abaxo, que lo harè por tu servicio. Faccimi combattere con qualsivoglia persona, fuor che col rè, ch'io lo farò par farti servizio.
A bueltas che cosa significhi in Toscano.
A bueltas che pare che derìvi dal verbo bolvèr significa oltre o doppo, come A bueltas de otras cosas, diole una cadèna de mucho valor. Oltre all'altre cose li diede una collana di gran valùta; A bueltas del castigo muestrales amòr: Doppo il gastigo, cioè Quando si siano gastigati, mostragli amore.
Della particella cabo
Della parola cabo.
Cabo hà diverse significazioni, come:
Della parola cargo
Cargo, quello che in Toscano significhi.
Cargo significa propriamente carico, offizio e peso e si piglia talvolta per obligo:
Della particola de
Della particola de.
La particola de si trova talvolta usata fuor della sua significazione e significa per, come:
Tirar de la capa. | Tirare per il ferraiuolo o per la cappa. |
Assìr de los braços. | Acchiappare per le braccia. |
Llevar de la mano. | Menar per la mano. |
Vuestra carta ni se puede condenar de rancia ni aùn loar de fresca | La vostra lettera non si può biasimare di stantìa, cioè per essere stantìa o rancida, nè lodare p[er] esser fresca. |
De nadie e ninguno
De nadie e ninguno.
Nadie sempre s'attribuisce assolutamente a persone.
La differenza che è tra nadie e ninguno non è altra, al parer mio, senonche nadie sempre s'attribuisce assolutamente a persone e ninguno a persone e ad altre cose. Yò no hago mal a nadie. Io non fò male a nissuno.Quien esta aỳ? Chi è lì? Chi è quivi? No ay nadie. Non vi è o ci è nissuno; Obra de uno, obra de ninguno. Opera d'uno, opera di nissuno. |271| Ningun hombre, ninguna muger. Nissun'huomo, nissuna donna.
Della particella nos e sua significazione
Nos quando e come s'usi in Castigliano e ciò che significhi in Toscano.
Nos si dice da Principi e persone di suprema autorità.
La parola o particola nos ogni volta che in Spagnolo si trova concordata col verbo nell'istesso numero e persona sempre significa noi, ma in una persona sola e ciò è usato usato solamente da Principi e da persone di suprema autorità, come: Nos Don Ferdinando, Granduque de Toscana mandamos, ecc., che anche noi diciamo in Italiano. Noi Don Ferdinando Granduca di Toscana comandiamo, ecc.
Eccezione di nos. Nos co' verbi che nell'infinitivo determinino se significa ci.
Ma quando la particola nos sarà affissa a verbo che habbia nell'infinitivo la desinenza in se, come holgarse, verse, ecc., in tal caso significherà ci, come Nos holgamos mucho con vuestra carta. Noi ci siamo rallegrati assai della vostra lettera; Nos vìmos entonces en grande aprièto. Noi ci vedemmo all'hora a cattivi termini.
Nos quando serva di dativo o d'accusativo che a noi si dice ci.
Quando la detta particola nos non sarà accordata col verbo all'hora significherà sempre ci e servirà in luogo di dativo o d'accusativo, secondo che richiederà il verbo colqual s'accompagna. In luogo di dativo, così: Si hiziessemos lo que nos dize el Predicador fuèramos buenos Christianos. Se noi facessimo quello che ci dice il Predicatore, saremmo buoni Christiani. In luogo d'accusativo, come No nos a visto nadie. Non ci hà visto nissuno, cioè Nissuno hà visto noi.
Della particola os
Della particola os. Os serve in Castigliano in luogo di dativo |272| o d'accusativo e sempre a noi consuona vi.
La particola os sempre o anteposta o posposta al verbo significa vi, e serve in luogo di dativo o d'accusativo secondo la necessità del verbo che la richiede. Di dativo, così: Os he dicho mil vezes que. Io v'hò detto, cioè a voi mille volte che; d'accusativo, come: Guardaos del Diablo. Guardatevi dal Diavolo.
Della particola rato
Della particola rato. Rato s'attribuisce propriamente al tempo che in Toscano diciamo un pezzo o un poco.
Ràto è propriamente avverbio e s'attribuisce al tempo, come Quiero tañer y luego passear un rato. Io voglio sonare e poi passeggiare un poco; Le aguardè un rato y nunca vino. L'aspettai un pezzo e mai venne.
Rato si dice talvolta di cose che non significano tempo. Buen rato de alguna cosa. Assai bene d'una cosa, cioè abbondantemente.
Rato s'attribuisce ancora in Spagnolo ad altre cose che non sono tempo, come Del vino le dì buen rato. Del vino gliene diedi assai bene, cioè in buona quantità e con abbondanza.
Distinzione e esempi delle particole por e para
Differenza di por e para.
Queste due particole por e para usandosi alle volte dalli Spagnoli confusamente si rende alli stranieri l'uso e l'intelligenza di esse molto difficile o almeno oscure, con tutto ciò [dirò qualcosa] perche si sappia la forza e la proprietà loro.
Por in Castigliano e come in Toscano per. Porque come a noi perche.
Avvertiscasi che por significa in Castigliano quello che in Toscano per, come Por mi vida. Per vita mia; Por aquì passò vuestro hermano. per di quì o di quì passò il vostro fratello; Porque no vais a Missa? Perche non andate voi alla Messa? e per il contrario: Paraque hazeis esso? Perche, cioè A che fine fate voi questo? Que haze vuestro hijo en Salamanca? Estudia. Paraque? Para graduarse. Che fà il vostro figliuolo in Salamanca? Studia. Perche? o a che fine? Per addottorarsi.
Confusione di por e para.
|273| Ma queste regole hanno più eccezioni e queste particole por e para hanno diversi significati e alle volte si usa l'una per l'altra, e quì è bisogno di gran giudizio, ma conforme al poco mio si potrebbe fare la distinzione, che si fà in Latino tra per e pro dicendo che para ha forza di pro ut e ad, e por hà forza di per e Propter.
Por significa la causa efficiente e finale.
La particola por significa la causa efficiente e finale, come Lo que por mi persona yò no pudière acabàr, tentarè de hazerlo por otro. Quello che da per me stesso non potrò conseguire lo procurerò per via e per mezzo d'altri; Por sus damas se acuchillan los galanes. Per le loro dame fanno quistione gl'innamorati; Hàn venìdo por mi. Son venuti per me. Si dice ancora: Voy por vino, voy por agua. Vò per del vino, vò per dell'acqua, ma tali modi di dire non fanno hora a nostro proposito. Por amor de Diòs. Per amor d'Iddio. Yò muero por ti. Io muoio per te.
Por quando significa la causa finale.
Por in quanto significa la causa finale si usa così:
Aùn està por nacèr quien lo haga. | Gl'hà ancora a nascere chi lo faccia. |
Y esto me quedàva por oyr | ?Questo mi restava a udire?, cioè ci era ancor questo ch'io non havev'udìto? |
Aun està por hazèr. | S'hà ancora a fare. |
Yò voy al estudio por obedecèr a mi padre. | Io vò allo studio per obbedire a mio Padre. |
Yò voy al estudio para graduarme. Io vò allo studio o a studio per addottorarmi, ma qui [Yò voy al estudio para graduarme] la particola para serve tanto come per e anche ad effetto e accioche io mi faccia dottore.
Lo que yò os digo, os lo digo por lo que os conviene. | Quello ch'io vi dico ve lo dico per util vostro o acciò v'emendiate. |274| |
Lo que yò hize lo hize por vos. | Quello ch'io feci lo feci per voi, cioè per amor vostro, per vostro rispetto. |
Que si vos non fuerades no lo hizièra. | Che se non foste stato voi non l'haverei fatto. |
Lo que trabaja el padre es para sus hijos. Quanto stenta e travaglia il padre tutto è a benefizio de' suoi figliuoli; Lo que yò hize lo hize para vos. Quello ch'io feci lo feci per voi, cioè per util vostro, per vostro benefizio, per amor vostro; di maniera che anco nella particola para, in questi sensi, si conosce l'effetto e il fine della cosa:
Para quien es esto? | Per chi è questo? |
Es para mi | E per me. |
El daño serà para mi y el provecho para ti | Il danno sarà per me e l'utile per te. |
Yò trabajo por vos. | Io stento e m'affatico per voi, cioè voi ne sete cagione |
Yò trabajo para vos. | Io stento per voi, cioè per ben vostro, per vostro benefizio |
Yò trabajo por vos o para vos come si distinguino in Toscano. Esto sea para vos, e non si dirà por vos.
Queste parole, cioè Yò trabajo por vos, le dirà uno ad un'altro, in collera, cioè Io stento per voi, voi ne sete cagione, di questo mio travaglio. È ben vero, che alle volte, pur si dice Yò trabajo por vos. Io stento a nome vostro, per parte vostra, e simili; Esto sea para vos. Questo sia per voi, cioè Sia vostro, ma non si dirà Esto sea por vos, ma si bene. Esto yò lo hago por vos, cioè per causa vostra, per amor vostro.
Altra confusione di por e para. Estoy por casarme o estoy para casarme, come si distinguino.
Ma è d'avvertire che alle volte por e para si confondono e mettonsi l'un per l'altro, come Yò sirvo por medrar e Yò sirvo para medrar; che così l'uno come l'altro vuol dire Io servo per acquìstare o per passare avanti; Yò estoy por acasarme e Yò estoy para casarme, che tutto vuol dire, Io stò per pigliar moglie. Ma qui è d'avvertire una bella cosa che il |275| primo vuol dire Io stò per pigliar moglie, cioè io mi risolvo a pigliar moglie e il secondo vuol dire Io sono in età da pigliar moglie o in tempo d'ammogliarmi.
Por e para in alcuni luoghi non si confondono.
E così quì si vede manifestamente l'effetto della particola para, ma in alcuni non si confondono, perciocchè chi volesse dire Io vò male a Francesco per la sua cattiva lingua e dicesse Yò quiero mal a Francisco para su mala lengua, direbbe male, dicendosi ordinariamente e con eleganza Yò quiero mal a Francisco por su mala lengua. E chi volesse dire, Io temo d'incontrarmi co' miei nimici e per questo non voglio uscir fuora, e dicesse Yò he miedo de toparme con mis enemigos y para esto no quiero salìr, farebbe un grave errore, perche così bisogna dire: Yò he miedo de toparme con mis enemigos y por esto no quiero salìr. Dicesi ancora, Yò me embarco para España, cioè Io m'io m'imbarco per Spagna, cioè per andare o con fine d'andare alla volta di Spagna. Ma all'incontro si dice Yò passè por Francia, ma non si dirà Yò passè para Francia. Dicesi anche, Para donde partis? Per dove partite? Risponde colui: Para Florencia. Per Fiorenza, cioè Per andare a Fiorenza. Dirà quell'altro: Y por donde vais? Per donde andate voi, cioè per quale strada o che cammino fate voi? E non dirà: Para donde?
Por presto que vaya yrà tarde e non si dirà para presto que, ecc.
Si usa anco la particola para in quest'altro modo: Andais tan galan que para enamorado es mucho. Voi andate tanto fu l'amorosa vita, cioè sì ben vestito e fate tanto il bello che per uno innamorato è troppo; ma quì non si potrebbe dire Que por enamorado es mucho; e così anche non si potrebbe dire por in quest'altro senso: Para de presto |276| no podrà escrivir mejor, che vuol dire Per haver fatto presto non poteva scriver meglio; ma non si potrebbe dire Por de presto, ma si dice bene Por presto que vaya yrà tarde. Per presto ch'è vadia irà tardi, e non si dirà Para presto que vaya. E questo basti per chiarezza dell'oscurità che alle volte apporta l'uso di por e para rimettendomi sempre a ogni migliore e più fondato parere.
Della particola mejor
Della particola mejor.
Mejor ha per contrario e correlativo pèor. Mejor os ayude Diòs, Mejor le quemen que dize verdad, come si dichiarino in Toscano.
La particola mejor è avverbio del comparativo e hà per suo contrario e correlativo peòr, e propriamente significa meglio o migliore, ma alle volte abbraccia la significazione d'altre cose, fuor della sua proprietà e natura, come Mejor le quemen que dize verdàd. Tanto havess'egli fiato quanto ch'ei dice il vero; Mejor os ayùde Diòs que esto es verdad. Tanto havessi voi mai male quanto che questo è vero, sono modi di dire hironici e quasi in gergo.
Mucho si pone con con mejòr e peòr.
Mejor, peòr son capaci dell'avverbio mucho, come Fulano està oy mucho mejòr o peòr. Il tale stà hoggi meglio o peggio.
Mejor es, ygual es, mas vale tutti significano è meglio.
Mejor es, yguàl es, mas vale, tutti significano è meglio, come Mas vale savèr que tener. È meglio sapere che havere, ma bisogna in questo dar licenzia perche sia creduto.
Della voce recàdo o recàudo
Della voce recàdo.
Recàdo o recàudo significa propriamente tutto quello che è necessario per far una cosa, come No tengo recàdo para escrivir,
para comèr, ecc., Io non hò da scrivere, da mangiare, ecc., cioè mi manca quello che è necessario per scrivere o per mangiare; |277| recàudo alle volte significa imbasciata, come Fulana me a embiado un recaudo por fulano. La tale m'hà fatto fare un'imbasciata per il tale.
Si distende ancora a questo significato hironico: Buen recàdo o buen aliño tenèmos. Noi siamo conci, noi stiamo freschi, e simili. Recaudar, riscuotere, ricuperare; Dar recaudo o recàdo a las cavalgaduras. Dar alle bestie o alle cavalcature da mangiare, cioè Dargli la lor prebenda. Recàudo significa finalmente quello che noi diciamo ricàpito.
Della voce corto
Della voce corto. Cortar alguna lengua, come s'interpreti in Toscano.
Corto può esser presente dell'indicativo del verbo cortar e significa tagliare e attribuendosi al parlare delle lingue significa parlarle e pronunziarle perfettamente come i naturali di esse, come El Señor Don Cosme Riccardi corta bien la lengua Francesa. Il Signor Don Cosimo Riccardi parla e pronunzia perfettamente la lingua Franzesa.
Corto quando è nome addiettivo significa diverse cose, come dappoco, vergognoso, timido, che si pèrita, misero, e che procede con poca creanza; corto significa ancora sbigottito, confuso e simili, come Esta mañana fui a tratar un negocio con el Señor Cardenal y quedè corto, me atajè. Stamattina andai a trattar un negozio col Signor Cardinale e mi persi d'animo, mi sbigottij, non seppi che mi dire e simili; e oltre a questi significati la parola corto significa ancora quello che noi diciamo zòtico, di poche parole, come, Fulano es corto de razònes como
Vizcayno. Il tale è di poche parole è huomo cupo, come un Viscaìno
; e si dice ancora senza la parola razon, come: Es corto como Vizcayno, cioè Dice |278| poche parole o molte cose con poche parole, com'un Viscaìno; Andar corto en alguna cosa. Non saper procedere, essere o mostrarsi misero e di poca creanza in fare o in dire una cosa, non haver animo, avvilirsi, haver mostrato l'animo poco generoso e simili.
Del verbo alçàr
Del verbo alçàr.
Alçàr significa propriamente raccorre o alzare una cosa caduta o che stà diacendo in terra; e in composizione d'altre cose hà diverse significazioni, come:
Del verbo allegàr
Del verbo allegar.
Allegàr significa accumulare, metter insieme, unire:
Del verbo armar
Del verbo armar.
Armar significa armare, cioè Metter in ordine gente armata, tendere, innarcare, apparecchiare, come:
Del verbo dexàr
Del verbo dexàr.
Dexàr hà per sua propria significazione lasciare o abbandonare e congiunto con i pronomi me, te, se, vale lasciar andare, non trattar più d'una cosa, come:
Dèxate desso. | Non trattar più di questo, lascia andar questa cosa. |
Dexèmonos desso. Lasciamo andar questo, non trattiamo più di questo. | |
desso. | Lasciamo andar questo, non trattiamo più di questo. |
Dexàr tal volta significa, cessare, come:
Dexar de las manos. | Deporre, lasciare, cessare dall'operazione. |
Dexar a otro. | Lasciare a un altro. |
Dexar và alle volte congiunto con la particola de e l'infinitivo, come:
Del verbo echàr
Del verbo echàr.
Echàr significa gettar via, buttare, mettere, germogliare, imporre, versare.
significa gettar via, buttare, mettere, germogliare, imporre, versare.
Echar por el suelo. | Gettare o buttar per terra. |
Echar mano a la espada. | Mettere o cacciar mano alla spada. |
Echar tributo o alcavàla. | Mettere o imporre tributo o gabella. |
Echarse en la cama. | Gettarsi o mettersi o entrar nel letto. |
Echar a mal. | Mandar male. |
Echar agua. | Gettare o buttar'acqua. |
Echar a perdèr. | Rovinare, guastare. |
Echàr mènos, trovar di manco, cioè che una cosa manca, mancare, cioè Conoscere, che la privazion d'una cosa gl'è di necessità; come:
Si noti che il nostro computo dell'hore è differente da quello di Spagna e di molt'altre provincie dell'Europa.
Armar significa armare, cioè metter in ordine gente armata, tendere, innarcare, apparecchiare, come:
Del verbo paràr
Del verbo parar.
Paràr significa fermare, cioè Non andar più oltre e altre volte hà diversi significati, come:
Parar mientes. | Avvertire, por mente, considerare. |
Tu que mientes, lo que dizes para mientes. | Tu che menti, cioè che dici bugie, avvertisci a quello che dici, perche (come dice un proverbio Latino) Mendacem, memorem esse oportet. Al bugiardo bisogna haver buona memoria. |
En que ha de parar esto? | Che fine hà d'haver questo? Dov'hà parar questo? |
Mira y veras que tal le pàran. | Guarda e vedrai come lo conciano, cioè che mal trattamento gli fanno. |
Dexame entre manos aquèl asnejonazo y veràs qual se lo paro. | Lasciami nelle mani quell'asinonaccio e vedrai com'io te lo concio. |
Pararse, talvolta significa diventare o divenire:
Del verbo passàr
Del verbo passàr.
Passàr tanto suona in Spagnolo com'in Italiano, cioè passare, ma si dice talvolta in Castigliano in questi sensi:
Della differenzia del verbo pedìr o preguntàr
Che differenza c'è tra pedir e preguntar. Pedir significa chiedere e preguntar domandare.
Questi dua verbi significano domandare, ma con questa distinzione che pedìr propriamente vuol dire chiedere, cioè domandare perche gli sia dato e preguntar domandare acciò gli sia detto, di maniera che l'istessa differenza che si fà tra questi |284| verbi in Latino si fà anche in Italiano. Pedìr celos. Domandar gelosia, cioè mostrare d'esser geloso o haver gelosia. Nella Diana di Giorgio di Monte Maggiore dice Y quantas vezes llorando hay lagrimas engañosas) pedìa celos de cosas, de que yò estava burlando?
E quante volte piangendo (ah lacrime ingannatrici) diceva o mostrava haver gelosia di cose delle quali io stava burlando?
Preguntar de alguna cosa. | Domandar d'una cosa, acciò gli sia detta. |
Preguntar por alguien. | Domandar d'uno acciò gli sia insegnato o detto dov'egli è. |
Proverbio.
Quien pregunta no yerra si la pregunta no es nècia. Chi domanda non fà errore se però la domanda non è sciocca, cioè Non s'hà mai a domandar delle cose scioccamente e fuor di proposito.
Del verbo picàrse
Del verbo picarse
Picarse si piglia e usa dalli Spagnoli in una significazione molto differente da quella che dènota
semplicemente il verbo picar che vuol dire pùgnere, poiche:
Picarse significa similmente adirarsi e entrar in collera, come:
Antonio està picado por las palabras que le |285| dixo Iuan. | Antonio è entrato in collera o stà risentito per le parole che disse Giovanni. |
Yò me pico quando me llaman por otro nombre. | Io m'adiro quando mi chiamano per altro nome. |
Picàr similmente quando è attivo si usa così: Yò os prometo que le avèis picado con lo que le dixistes. Io v'assicuro o vi dò parola che l'havete fatto entrare in collera con quello che gl'havete detto.
Del verbo quebràr
Del verbo quebrar.
Quebràr vuol dire rompere, spezzare, fracassare: Quebrar un mercadèr. Fallire un mercante; Quebrar el enojo. Scaricare o sfogar la collera.
Del verbo sacàr
Del verbo sacar.
Sacàr vuol dire cavar fuora e trattandosi di cose liquide, vale attignere, come Sacar agua, vino, azèyte, ecc., Attigner acqua, vino, olio, ecc., se bene si dice ancora cavàre; ma il più proprio è attignere.
Sacar lo que està encubierto. | Cavar fuora quello che stà coperto o nascosto. |
Sacar a plaça. | Cavare in publico, publicare. |
Sacar a otro de algun lugar. | Cavar uno d'un luogo. |
Sacar a alguno de su parecèr. | Cavar uno del suo parere, cioè Fargli mutar proposito con le ragioni addottegli. |
Sacàr talvolta significa cognetturare, come Saquèlo por lo que dixistes. | Io lo cognetturai o l'intesi per quello che voi diceste. |
Sacar la verdad por fuerça. | Cavar di bocca la verità per forza. |
Sacar las manchas. | Cavar le macchie. |
Sacàr muèlas. | Cavare i denti. |
Sacar. | Nel giuoco della pillotta significa battere o levare. |
Sacar las manos de la faltriquèra. | Cavar le mani della tasca. |
Sacar fuerças de flaqueça. | Cavar forze dalla debolezza, che proverbialmente diciamo, |286| Cavar della rapa sangue. |
Sacar a luz. | Mandare in luce, stampare. |
Del verbo tomàr
Del verbo tomar.
Tomàr significa assolutamente pigliare o per amore o per forza.
Del verbo votar e della voce voto o boto
Del verbo votar e voto.
Votar o botar significa far voto o giuramento, |287| dire il suo parere in consiglio che comunemente diciamo mandare a partito; Voto a Diòs, questo è un giuramento ordinario de' Spagnoli e significa il medesimo che Iuro a Diòs; Voto a dièz dicono per non dire a Diòs e s'intende Voto a diez diablos.
Del verbo hallàr
Del verbo hallar
Hallàr significa propriamente trovare e talvolta s'usa hironicamente come:
Que tal se halla o està è più elegante che dire Como se halla o està?
Dicono ancora per questo verbo Que tal se halla V. M. esta mañana? Come stà o si sente V. S. stamattina?, e si noti che gli Spagnoli usano molto volentieri questo modo di dire, cioè Que tal se halla? O que tal està? ed è più elegante che dire Como està V. M..? O qual estoy en este dia? Oh io mi sento pur male hoggi? Dicono ancora Fulano es hombre que con todos se halla. Il tale è un huomo che si sà accomodare alla condizion di tutti.
Dirà ancora uno Spagnolo a un altro: Como os và en essa tierra? Come la passate o come vi va ella in questo paese?, risponde colui: Yò no me |287| hallo en ella, che vuol significare Io non ci stò volentieri, Io non mi ci posso accomodare; Hallarse con dineros. Ritrovarsi danari accanto. Hallarse en blanco. Trovars'in bianco, cioè con le mani vote senz'haver effetuato cosa alcuna; Hallar lo perdìdo. Trovare quello che è stato perso.
Della differenzia che è tra yr, andar y llegarse
Proverbio. In che stano differenti yr, andar e llegarse. Llegarse significa minor lontananza che yr o andar.
Yr o andàr significano parte più lontana che llegarse; imperocchè in Castigliano si dice Llegaos a casa de Francisco, Llegaos a la yglesia, ma non si dirà già Llegaos a Florencia, stando in Belmonte; e quando il verbo llegar significa andàre si declina così: yò me llego, tu te llegas, ecc., e non mai yò llego, tu llegas, ecc. Llegarse significa ancora accostarsi o appressarsi, Llegaos a la lumbre si teneìs frio. Accostatevi al fuoco se vi fà freddo; Llegate a los buenos y seràs uno dellos. Accostati a buoni e sarai tenuto come uno di essi.
FINE.